Misery Index Confcommercio: a luglio l'indice del disagio
sociale è sceso grazie alla diminuzione della disoccupazione "estesa"
e quella dei prezzi dei beni e dei servizi ad alta frequenza d'acquisto.
Il Mic di luglio 2015 si è attestato su un valore stimato di
19,9 punti, in diminuzione di nove decimi di punto rispetto al mese di giugno.
Il significativo ridimensionamento rilevato nell'ultimo mese, a cui hanno
contribuito sia la diminuzione della disoccupazione estesa sia quella dei
prezzi dei beni e servizi ad alta frequenza d'acquisto, si inserisce in un
contesto di ripresa, sia pure non particolarmente sostenuta, in cui quasi tutti
gli indicatori sembrano orientati al miglioramento. Bisognerà, comunque,
attendere almeno l'inizio dell'autunno per verificare se la ripresa abbia
cominciato a produrre effetti duraturi sull'occupazione ed i redditi e di quale
entità. A luglio il tasso di disoccupazione ufficiale si è attestato al 12,0%,
in riduzione di cinque decimi di punto rispetto a giugno e di nove decimi su
base annua. I disoccupati si sono ridotti di 143mila unità sul mese precedente
e di 217mila rispetto a luglio del 2014. Il numero di occupati è aumentato di
44mila unità rispetto ad giugno e di 235mila nei confronti dello stesso mese
del 2014. Nel mese di luglio le ore di CIG autorizzate sono diminuite del 26,9%
rispetto allo stesso mese del 2014. Sulla base di questa stima si è calcolato
che le ore di CIG utilizzate – destagionalizzate e ricondotte a ULA – siano
diminuite di 6mila unità su base mensile segnalando una riduzione di quest'area
della disoccupazione estesa. In controtendenza rispetto a tale dinamica, il
numero di scoraggiati è stimato, anche a luglio, in crescita rispetto a giugno.
Il combinarsi della diminuzione dei disoccupati ufficiali e del numero di
persone in CIG con l'aumento degli scoraggiati ha comportato sensibile
diminuzione del tasso di disoccupazione esteso, sceso al 15,8%, il valore più
basso degli ultimi due anni. Nello stesso mese i prezzi dei beni e dei servizi
ad alta frequenza d'acquisto sono tornati a registrare, dopo alcuni mesi, una
diminuzione (-0,1%).
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