Sono benvenute le norme come la confisca per sconfiggere il
caporalato che va combattuto senza tregua perché umilia gli uomini ed il loro
lavoro. E’ quanto ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo
nell’esprimere apprezzamento per gli interventi normativi del Governo per
sconfiggere il fenomeno del caporalato annunciati dal Ministro della Giustizia
Andrea Orlando e dal Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina che
rafforzano l’impegno avviato con la rete del lavoro agricolo di qualita’.
Occorre combattere senza tregua il becero sfruttamento che - ha sottolineato
Moncalvo - colpisce spesso la componente piu' debole dei lavoratori agricoli,
con pene severe e rigorosi controlli. E su questo - ha sostenuto Moncalvo - sta
lavorando l’Osservatorio sulla criminalità nell’agroalimentare guidato da
Giancarlo Caselli che la Coldiretti ha promosso e sostenuto. Serve - ha
precisato Moncalvo - una grande azione di responsabilizzazione di tutta
filiera, dal campo alla tavola, per garantire che dietro tutti gli alimenti,
italiani e stranieri, in vendita sugli scaffali, ci sia un percorso di qualità
che riguarda l’ambiente, la salute ed il lavoro, con una equa distribuzione del
valore. E questo - ha denunciato - non è possibile se i pomodori nei campi sono
sottopagati a 8 centesimi al chilo e le arance ancora di meno. Dobbiamo
impegnare le nostre forze – ha concluso Moncalvo - in una operazione di
trasparenza e di emersione mettendo a punto un patto di emancipazione
dell’intero settore agricolo in grado di distinguere chi oggi opera in
condizioni di sfruttamento e di illegalità da chi produce in condizioni di
legalità come la stragrande maggioranza delle imprese agricole che hanno
assunto regolarmente 322mila immigrati, provenienti da ben 169 diverse nazioni
nel 2014. Secondo una analisi della Coldiretti su dati Eurispes al primo
gennaio 2014 erano 355 i caporali arrestati o denunciati dall’entrata in vigore
del reato con la legge 14 settembre 2011, n. 148.
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