Belcaro, “l’animazione turistica per molti è un primo
approccio con il mondo del lavoro”
Sono tanti, sono giovani, hanno voglia di lavorare, ma anche
di divertirsi. Sono 40 mila, tra i 18 ed i 25 anni e già dall’inizio
dell’estate si muovono lungo gli 8.000 chilometri di coste italiane, ma anche
in località di montagna o ai laghi, in campeggi, villaggi turistici,
stabilimenti balneari, residence o alberghi. Sono appena usciti dal liceo o
stanno frequentando l’università ed intanto seguono le orme di personaggi
famosi come Fiorello che proprio da questo lavoro hanno mosso i primi passi
verso il successo. Fanno divertire chi è in vacanza per dimenticare la
stanchezza e lo stress di un altro anno difficile, coinvolgendolo in giochi,
iniziative ed eventi. Sono gli animatori, i componenti l’Equipe di Animazione
che ha ormai assunto notevole rilevanza nell’ambiente turistico (sul territorio
italiano molto di più che su quello all’estero), tanto da poter risultare una
variabile decisionale importante per chi sceglie la vacanza.
“L’Animazione ormai – commenta Salvatore Belcaro, Presidente
della FIAST, l’organizzazione delle imprese di animazione turistica
Confesercenti – si trova in tutte le tipologie di strutture turistiche. Negli
anni questo settore è cresciuto moltissimo e si è conquistato un posto sul
podio tra i servizi turistici offerti dalle strutture in grado di influenzare
le scelte. Gli ospiti spesso chiamano la struttura per sapere, oltre al tipo di
alloggio, di cucina ed i costi, quali sono i servizi di Animazione a
disposizione, specialmente quando si tratta di famiglie con bambini, per le
quali l’intrattenimento diventa funzionale alla vacanza in modo prioritario.”
Ed ecco così un vero e proprio esercito di Animatori che
scendono in campo per tutto il periodo estivo. I posti di lavoro a disposizione
sono circa 40.000 per l’estate, con una prevalenza occupazionale del 75% circa
per la fascia d’età compresa tra i 18 ed i 25 anni.
“E’ un lavoro prevalentemente giovanile – prosegue Belcaro –
che richiede molte energie per svolgerlo al meglio. La figura dell’Animatore è
una figura ibrida, tra il settore turistico e quello dello spettacolo e, per
sua natura, dovrebbe rimanere ben equilibrata tra i due settori per essere
davvero efficace e vincente. Non è un lavoro che si può improvvisare –
sottolinea – anzi richiede una grande organizzazione che viene svolta per la
maggior parte nel periodo pre-estivo (tra febbraio e maggio), con selezioni e
formazione del personale volte ad adattare il prodotto alle strutture nelle
quali si andrà a svolgere il servizio. Per i ragazzi e le ragazze è un’ottima
occasione per approcciare al mondo del lavoro, cominciando con un mestiere che
per propria natura è allegro e divertente. Questo però non deve far dimenticare
il fatto che rimane pur sempre un lavoro, con le sue regole e le sue
difficoltà.”
Sulle spiagge italiane gli Animatori spaziano tra le più
disparate attività: dal fitness in piscina o sulla spiaggia ai tornei ludico
sportivi, dalle apparizioni in maschera ai giochi caffè ed aperitivo,
dall’intrattenimento per il baby, mini e teenager club alle serate di giochi o
spettacolo. E molto, molto di più.
“A volte mi chiedono quale sia il segreto per svolgere
questo mestiere in modo piacevole, – conclude Belcaro – visto che ci sono
persone che hanno alle spalle più di 30 anni di lavoro e non riescono a
smettere. La risposta sembra banale, eppure è molto reale: basta aver voglia di
sorridere ed avere piacere a stare con gli altri, farli divertire divertendosi,
senza indossare troppe maschere, ma facendo trasparire quello che si è
realmente. La semplicità è una vera arma vincente in questo settore. E comunque
sorridere agli altri è un modo per metterli di buon umore.”
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