I dati sulle spese sanitarie dei contribuenti italiani
potranno essere utilizzati a partire dal 2016 per il 730 precompilato. Ciò sarà
possibile attraverso l'implementazione del Sistema Tessera Sanitaria gestito
dal Mef - Ragioneria Generale dello Stato, definita in questi mesi grazie alla
collaborazione tra Ministero della Salute, Regioni, Associazioni di categoria
dei farmacisti e Ordine dei medici. I dati tuttavia potranno essere usati solo su base volontaria ed essere trasferiti
solo in forma aggregata all'Agenzia delle Entrate. Inoltre gli stessi dovranno
essere cancellati se riferiti a cittadini che non utilizzano la dichiarazione
precompilata. Queste misure di tutela sono state approntate dal Garante per la
protezione dei dati personali, in accordo con il Ministero dell'Economia e
delle Finanze (Mef) e con l'Agenzia delle Entrate - in due differenti pareri
[doc. web nn. 4160058 e 4160102] - al fine di rafforzare la riservatezza dei
dati sulla salute utilizzati per elaborare la dichiarazione dei redditi
precompilata. Dal canto suo, l'Agenzia è già pronta per far partire la seconda
fase dell'operazione precompilata in ossequio alle indicazioni del Garante. Con
il provvedimento del direttore delle Entrate pubblicato oggi, infatti, vengono
definite le modalità di utilizzo dei dati relativi alle spese sanitarie,
necessarie per elaborare la dichiarazione dei redditi precompilata.
Il sistema delineato negli atti sottoposti al parere
dell'Autorità, uno schema di decreto ministeriale e un provvedimento direttoriale,
prevede tre passaggi: i soggetti che erogano servizi sanitari (come medici,
ospedali, ambulatori e farmacie) inviano al Sistema Tessera Sanitaria - TS
(gestito dal Mef) i dati relativi a tutte le prestazioni erogate (dai dati
identificativi dell'utente, alla spesa sostenuta), anche di coloro che non
usufruiscono della precompilata. In un secondo momento l'Agenzia delle Entrate
trasmette al Mef i codici fiscali delle persone a cui predisporrà la
dichiarazione precompilata; a quel punto il Mef renderà disponibili i dati
sulle spese mediche, ma solo in forma aggregata, delle persone individuate.
Con il provvedimento direttoriale delle Entrate di oggi
arrivano le istruzioni per l'uso per l'inserimento delle spese mediche nel 730
precompilato. A partire dal 2016, infatti, il sistema Tessera sanitaria metterà
a disposizione dell'Agenzia delle Entrate i dati relativi alle spese sanitarie
e ai rimborsi effettuati nel periodo d'imposta precedente, semplificando ancora
più la dichiarazione dei redditi per i lavoratori e i pensionati.
I dati che il Sistema Tessera sanitaria fornirà alle Entrate
dal 1° marzo di ogni anno sono quelli delle ricevute di pagamento, degli
scontrini fiscali relativi alle spese sanitarie effettuate dal contribuente e
dal familiare a carico e quelle dei rimborsi erogati. In particolare, tra le
spese rientrano i ticket per l'acquisto di farmaci (anche omeopatici) e le
prestazioni fornite nell'ambito del Servizio sanitario nazionale, i dispositivi
medici con marcatura CE e i servizi erogati dalle farmacie come per esempio il
test per la glicemia. Inoltre, sono inclusi anche i farmaci per uso
veterinario, le prestazioni sanitarie quali la visita medica generica, le spese
agevolabili solo a particolari condizioni come le cure termali e altre spese.
In considerazione della delicatezza dei dati trattati, che
possono rivelare le condizioni di salute di decine di milioni di persone, sono
state individuate precise misure a tutela della privacy.
Contribuente
informato – Tutte le persone che ricevono una prestazione sanitaria devono
essere adeguatamente informate sulle modalità di funzionamento del sistema e
sui propri diritti, incluso quello di opporsi al trattamento dei dati
riferibili alle spese mediche.
Possibilità di
opporsi al trattamento dei dati sulla salute - L'utente può sempre decidere
di non rendere disponibili all'Agenzia delle Entrate ai dati sulle sue spese
sanitarie e di non farle inserire nella precompilata. Oppure può chiedere a chi
eroga il servizio sanitario, dal farmacista al medico, di non trasmettere i
dati della singola spesa al Mef. Per garantire la libera scelta di ognuno e per
tutelare anche situazioni sensibili, il diritto di opposizione può essere
esercitato anche dalle persone, come il coniuge o i figli (maggiori di sedici
anni), che sono fiscalmente a carico.
Solo dati aggregati
– L'Agenzia delle Entrate e gli intermediari abilitati (Caf e professionisti)
non possono accedere al dettaglio delle singole spese sanitarie di ogni
persona, ma solo ai dati aggregati dal Mef in base alle macro tipologie di
spesa.
La consultazione in chiaro delle voci sul Sistema TS è
consentita esclusivamente al contribuente.
Cancellazione dei
dati – Nel mese di febbraio di ogni anno, il contribuente potrà accedere al
Sistema TS per chiedere la cancellazione delle singole spese affinché non siano
più inserite nella dichiarazione precompilata. I dati relativi agli interessati
che non rientrano nella platea dei contribuenti interessati dalla dichiarazione
precompilata saranno comunque cancellati entro il mese di novembre dell'anno
successivo al periodo di riferimento. Infatti i soggetti che erogano i servizi
sanitari sono già tenuti, dal mese di gennaio 2015, a trasmettere al Sistema TS
i dati delle spese sostenute dagli assistiti, ai fini dell'elaborazione della
prossima dichiarazione precompilata. Il diritto di opposizione preventivo potrà
tuttavia essere esercitato direttamente presso i soggetti che erogano i servizi
sanitari solo a partire dal 1° gennaio 2016. Sarà comunque possibile esercitare
il diritto di opposizione con riferimento alle spese per le prestazioni
sanitarie relative all'anno 2015,
richiedendo - dal 1 ottobre 2015 al 31 gennaio 2016 - via telefono,
posta elettronica o direttamente presso gli uffici competenti, che tali dati
siano cancellati dal sistema TS e quindi non siano più utilizzati ai fini
dell'elaborazione della precompilata.
Sicurezza dei dati e
accessi controllati – Per evitare eventuali accessi o trattamenti illeciti,
possono consultare i dati solo i soggetti abilitati. Le operazioni effettuate
sul sistema sono tracciate. Tutti i dati sono conservati in modo sicuro e
trasmessi in forma criptata.
Il Garante della privacy, il Ministero dell'Economia e delle
Finanze e l'Agenzia delle Entrate, in considerazione della estrema delicatezza
del tema, hanno costituito un tavolo di lavoro per valutare eventuali modifiche
o integrazioni che dovessero rendersi necessarie per rafforzare le tutele i
dati personali delle persone interessate.
Nessun commento:
Posta un commento