Il mese scorso ci sono stati 22mila occupati in meno
rispetto a maggio. Il tasso di disoccupazione tra i giovani è schizzato di 1,9
punti al 44,2%, record dall'inizio delle serie storiche del 1977. Nota positiva
dal calo degli inattivi: 131mila in meno sul giugno 2014
Dopo la forte crescita registrata nel mese di aprile (+0,6%)
e il calo nel mese di maggio (-0,3%), a giugno 2015 gli occupati diminuiscono
dello 0,1% (-22 mila) rispetto al mese precedente. Il tasso di occupazione,
pari al 55,8%, cala nell'ultimo mese di 0,1 punti percentuali. Rispetto a
giugno 2014, l'occupazione e' in calo dello 0,2% (-40 mila), mentre il tasso di
occupazione rimane invariato. Lo rende noto l'Istat. Il numero di disoccupati
aumenta dell'1,7% (+55 mila) su base mensile. Dopo il calo nel mese di aprile
(-0,2 punti percentuali) e la stazionarieta' di maggio, a giugno il tasso di
disoccupazione cresce di 0,2 punti percentuali rispetto al mese precedente,
arrivando al 12,7%. Nei dodici mesi il numero di disoccupati e' aumentato del
2,7% (+85 mila) e il tasso di disoccupazione di 0,3 punti percentuali. Il
numero di individui inattivi tra i 15 e i 64 anni diminuisce nell'ultimo mese
(-0,1%, pari a -18 mila), riprendendo il calo cominciato a inizio anno e
interrotto a maggio. Il tasso di inattivita', pari al 35,9%, diminuisce di 0,1
punti percentuali rispetto a maggio. Su base annua gli inattivi sono diminuiti
dello 0,9% (-131 mila) e il tasso di inattivita' di 0,2 punti. L'aumento del
numero di disoccupati negli ultimi 12 mesi e' pertanto associato ad una
crescita della partecipazione al mercato del lavoro, testimoniata dalla
riduzione del numero di inattivi. Rispetto ai tre mesi precedenti, nel periodo
aprile-giugno 2015 sono in crescita sia il tasso di occupazione (+0,1 punti
percentuali) sia il tasso di disoccupazione (+0,1 punti), a fronte di un calo
del tasso di inattivita' (-0,2 punti). Il calo dell'occupazione registrato a
giugno riguarda i piu' giovani, sottolinea l'Istat. Gli occupati 15-24enni
diminuiscono del 2,5% rispetto a maggio (-22 mila). Il tasso di occupazione
giovanile, pari al 14,5%, diminuisce di 0,3 punti percentuali rispetto al mese
precedente. Il numero di giovani disoccupati aumenta su base mensile (+5,2%,
pari a +34 mila). L'incidenza dei giovani disoccupati tra 15 e 24 anni sul
totale dei giovani della stessa classe di eta' e' pari all'11,5% (cioe' poco
piu' di un giovane su 10 e' disoccupato). Tale incidenza aumenta nell'ultimo
mese di 0,6 punti percentuali. Il tasso di disoccupazione dei 15-24enni, cioe'
la quota di giovani disoccupati sul totale di quelli attivi (occupati e
disoccupati) e' pari al 44,2%, in aumento di 1,9 punti percentuali rispetto al
mese precedente. Dal calcolo del tasso di disoccupazione sono esclusi i giovani
inattivi, cioe' coloro che non sono occupati e non cercano lavoro, nella
maggior parte dei casi perche' impegnati negli studi. Il numero di giovani
inattivi diminuisce dello 0,5% nel confronto mensile (-23 mila). Il tasso di inattivita'
dei giovani tra 15 e 24 anni diminuisce di 0,2 punti percentuali, arrivando al
74,0%. Con riferimento alla media degli ultimi tre mesi, per i giovani
15-24enni cresce il tasso di disoccupazione (+0,8 punti percentuali) mentre
calano sia il tasso di occupazione (-0,2 punti) sia il tasso di inattivita'
(-0,1 punti). In termini tendenziali, rispetto a giugno 2014, cala il tasso di occupazione dei
giovani 15-24enni di 1,2 punti percentuali, a fronte di una crescita che ha
interessato sia il tasso di disoccupazione (+1,9 punti) sia il tasso di inattivita' (+1,3 punti). A giugno
2015 il numero di occupati diminuisce rispetto a maggio per la componente
maschile (-0,2%) mentre resta sostanzialmente invariato per quella femminile.
Il tasso di occupazione maschile, pari al 64,5%, diminuisce di 0,1 punti
percentuali, mentre quello femminile, pari al 47,3%, rimane invariato.
Nell'ultimo mese la disoccupazione cresce sia tra gli uomini (+0,9%) sia tra le
donne (+2,8%). Lo stesso andamento si osserva per i tassi di disoccupazione:
quello maschile, pari al 12,3%, aumenta di 0,1 punti percentuali, mentre quello
femminile, pari al 13,1%, aumenta di 0,3 punti.
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