Si tratta dell'indicatore di Business Atttractive, uno
strumento per orientare le imprese italiane sui mercati esteri Migliorano Regno
Unito, Paesi Bassi, Irlanda e Singapore, unica destinazione extra Ue tra le
prime dieci ad eccezione degli Usa. La Cina esce dalla "top ten".
Da Aice (Associazione italiana commercio estero
Confcommercio) – in collaborazione con l'Università Cattolica - la nuova
edizione dell'Indicatore di Business Attractiveness (IBA) che ha l'obiettivo di
fornire alle aziende italiane, in particolare alle pmi, uno strumento sintetico
e di facile lettura per valutare nuove opportunità d'affari sui mercati
internazionali, con riferimento alle opportunità di carattere commerciale. In
pratica, l'indice definisce le economie più aperte e più potenzialmente
"ricettive" per il commercio estero italiano. La logica di base è
quella di fornire uno strumento con cui fare una prima scrematura sulle
destinazioni del proprio business partendo dalla considerazione che l'impresa
sia dotata di limitate risorse umane e finanziarie da dedicare allo sviluppo
internazionale e che, quindi, non debba disperderle cercando di approcciare
molti mercati contemporaneamente. Scorrendo il ranking 2014 si scopre che,
rispetto allo scorso anno, nella prima classe di paesi più appetibili il Regno
Unito ha guadagnato 2 posizioni, Singapore ha guadagnato una posizione, e con
gli Stati Uniti, ben saldi al secondo posto, sono le uniche destinazioni extra
Ue a comparire nelle prime 10 posizioni. La principale novità infatti riguarda
l'uscita della Cina dalla "top ten" delle 10 migliori business
destination per le pmi italiane. Il colosso asiatico si piazza, infatti, all'11
posto. Salgono la Svizzera (6°), si riaffacciano nelle prime posizioni Paesi
Bassi (7°) e Irlanda (8°); cala di cinque posti la Spagna (9°). Chiude la Top Ten
il Belgio (10°). In testa si conferma la Germania. Tra i Paesi che guadagnano
più posizioni da segnalare l'Australia (ora 19° con un balzo di 23 posti), il
Cile (che si piazza 33esimo guadagnando 28 posizioni), la Thailandia (che sale
alla posizione 26 e fa registrare un +13 rispetto allo scorso anno). Continua
la marcia dell'Indonesia (che guadagna in un anno 18 posizioni e si inserisce
al 55simo posto). Fra i primi venti paesi resta consolidata la posizione di
alcune economie del Golfo Persico: gli Emirati Arabi e l'Arabia Saudita; il
Qatar balza di nove posizioni e si colloca al 29° posto. Per quanto riguarda
gli altri Paesi Bric, non sorprende il crollo della Russia (-13 posizioni) che
rispecchia la situazione economica negativa fatta registrare dal Paese
nell'ultimo periodo (anche a causa della crisi ucraina). Brasile e India
registrano lievi oscillazioni piazzandosi rispettivamente al 35simo e 25esimo
posto.
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