Collaborazione del Garante Privacy con Mef e Agenzia delle
Entrate
I dati sulle spese sanitarie dei contribuenti italiani
potranno essere utilizzati a partire dal 2016 per il 730 precompilato. Ciò sarà
possibile attraverso l’implementazione del Sistema Tessera Sanitaria gestito
dal Mef - Ragioneria Generale dello Stato, definita in questi mesi grazie alla
collaborazione tra Ministero della Salute, Regioni, Associazioni di categoria
dei farmacisti e Ordine dei medici. I dati tuttavia potranno essere usati solo
su base volontaria ed essere trasferiti solo in forma aggregata all’Agenzia delle
Entrate. Inoltre gli stessi dovranno essere cancellati se riferiti a cittadini
che non utilizzano la dichiarazione precompilata. Queste misure di tutela sono
state approntate dal Garante per la protezione dei dati personali, in accordo
con il Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) e con l’Agenzia delle
Entrate - in due differenti pareri – al fine di rafforzare la riservatezza dei
dati sulla salute utilizzati per elaborare la dichiarazione dei redditi precompilata.
Dal canto suo, l’Agenzia è già pronta per far partire la seconda fase
dell’operazione precompilata in ossequio alle indicazioni del Garante. Con il
provvedimento del direttore delle Entrate pubblicato oggi, infatti, vengono
definite le modalità di utilizzo dei dati relativi alle spese sanitarie, necessarie
per elaborare la dichiarazione dei redditi precompilata.
Il sistema delineato negli atti sottoposti al parere
dell’Autorità, uno schema di decreto ministeriale e un provvedimento
direttoriale, prevede tre passaggi: i soggetti che erogano servizi sanitari
(come medici, ospedali, ambulatori e farmacie) inviano al Sistema Tessera
Sanitaria - TS (gestito dal Mef) i dati relativi a tutte le prestazioni erogate
(dai dati identificativi dell’utente, alla spesa sostenuta), anche di coloro
che non usufruiscono della precompilata. In un secondo momento l’Agenzia delle
Entrate trasmette al Mef i codici fiscali delle persone a cui predisporrà la
dichiarazione precompilata; a quel punto il Mef renderà disponibili i dati
sulle spese mediche, ma solo in forma aggregata, delle persone individuate.
Con il provvedimento direttoriale delle Entrate di oggi
arrivano le istruzioni per l’uso per l’inserimento delle spese mediche nel 730
precompilato. A partire dal 2016, infatti, il sistema Tessera sanitaria metterà
a disposizione dell’Agenzia delle Entrate i dati relativi alle spese sanitarie
e ai rimborsi effettuati nel periodo d’imposta precedente, semplificando ancora
più la dichiarazione dei redditi per i lavoratori e i pensionati.
I dati che il Sistema Tessera sanitaria fornirà alle Entrate
dal 1° marzo di ogni anno sono quelli delle ricevute di pagamento, degli
scontrini fiscali relativi alle spese sanitarie effettuate dal contribuente e
dal familiare a carico e quelle dei rimborsi erogati. In particolare, tra le
spese rientrano i ticket per l’acquisto di farmaci (anche omeopatici) e le
prestazioni fornite nell’ambito del Servizio sanitario nazionale, i dispositivi
medici con marcatura CE e i servizi erogati dalle farmacie come per esempio il
test per la glicemia. Inoltre, sono inclusi anche i farmaci per uso
veterinario, le prestazioni sanitarie quali la visita medica generica, le spese
agevolabili solo a particolari condizioni come le cure termali e altre spese.
In considerazione della delicatezza dei dati trattati, che
possono rivelare le condizioni di salute di decine di milioni di persone, sono
state individuate precise misure a tutela della privacy.
Contribuente informato – Tutte le persone che ricevono una
prestazione sanitaria devono essere adeguatamente informate sulle modalità di
funzionamento del sistema e sui propri diritti, incluso quello di opporsi al
trattamento dei dati riferibili alle spese mediche.
Possibilità di opporsi al trattamento dei dati sulla salute
- L’utente può sempre decidere di non rendere disponibili all’Agenzia delle
Entrate ai dati sulle sue spese sanitarie e di non farle inserire nella
precompilata.
Oppure può chiedere a chi eroga il servizio sanitario, dal
farmacista al medico, di non trasmettere i dati della singola spesa al Mef. Per
garantire la libera scelta di ognuno e per tutelare anche situazioni sensibili,
il diritto di opposizione può essere esercitato anche dalle persone, come il
coniuge o i figli (maggiori di sedici anni), che sono fiscalmente a carico.
Solo dati aggregati – L’Agenzia delle Entrate e gli
intermediari abilitati (Caf e professionisti) non possono accedere al dettaglio
delle singole spese sanitarie di ogni persona, ma solo ai dati aggregati dal
Mef in base alle macro tipologie di spesa.
La consultazione in chiaro delle voci sul Sistema TS è
consentita esclusivamente al contribuente.
Cancellazione dei dati – Nel mese di febbraio di ogni anno,
il contribuente potrà accedere al Sistema TS per chiedere la cancellazione
delle singole spese affinché non siano più inserite nella dichiarazione
precompilata.
I dati relativi agli interessati che non rientrano nella
platea dei contribuenti interessati dalla dichiarazione precompilata saranno
comunque cancellati entro il mese di novembre dell’anno successivo al periodo
di riferimento. Infatti i soggetti che erogano i servizi sanitari sono già
tenuti, dal mese di gennaio 2015, a trasmettere al Sistema TS i dati delle
spese sostenute dagli assistiti, ai fini dell’elaborazione della prossima dichiarazione
precompilata. Il diritto di opposizione preventivo potrà tuttavia essere
esercitato direttamente presso i soggetti che erogano i servizi sanitari solo a
partire dal 1° gennaio 2016. Sarà comunque possibile esercitare il diritto di
opposizione con riferimento alle spese per le prestazioni sanitarie relative
all’anno 2015, richiedendo - dal 1 ottobre 2015 al 31 gennaio 2016 - via
telefono, posta elettronica o direttamente presso gli uffici competenti, che
tali dati siano cancellati dal sistema TS e quindi non siano più utilizzati ai fini
dell’elaborazione della precompilata.
Sicurezza dei dati e accessi controllati – Per evitare
eventuali accessi o trattamenti illeciti, possono consultare i dati solo i
soggetti abilitati. Le operazioni effettuate sul sistema sono tracciate. Tutti
i dati sono conservati in modo sicuro e trasmessi in forma criptata.
Il Garante della privacy, il Ministero dell’Economia e delle
Finanze e l’Agenzia delle Entrate, in considerazione della estrema delicatezza
del tema, hanno costituito un tavolo di lavoro per valutare eventuali modifiche
o integrazioni che dovessero rendersi necessarie per rafforzare le tutele i
dati personali delle persone interessate.
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