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venerdì 26 giugno 2015

Ministero del Lavoro - Conciliare si può: da oggi più diritti per le donne, più tutele per la maternità. Con la Legge anche il congedo per chi è vittima di violenza

Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Comunicato Stampa del 25 giugno 2015

Dichiarazione della Sottosegretaria al Lavoro Teresa Bellanova

"Con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale si è concluso l'iter legislativo del decreto sulla Conciliazione e le pari opportunità. Ora comincia il percorso più importante, più appassionante e impegnativo, quello dei diritti realmente esigibili da parte delle donne, della tutela della maternità, della possibilità concreta di tenere insieme vita privata, cura della famiglia e lavoro, sia esso dipendente o autonomo.

Quando si parla del lavoro femminile si pensa quasi in automatico alla precarietà e frammentarietà delle carriere, e alle disparità retributive tra uomini e donne. Fenomeni dovuti anche alla interruzione dei percorsi professionali per motivi familiari spesso concomitanti con la nascita di un figlio.

Il decreto che ora è legge tocca alcuni degli aspetti fondamentali e più sensibili della normativa in materia, riordinandoli e ampliando sia la platea delle potenziali beneficiarie sia le opportunità di fruizione: aumento della possibilità di utilizzare il congedo retribuito al 30% fino ai 6 anni del figlio, e quello non retribuito fino a 12; introduzione della fruizione del congedo su base oraria; estensione dei diritti relativi a maternità e congedi ai genitori adottivi o affidatari;  corresponsione automatica alle lavoratrici autonome dell'indennità di maternità e di paternità anche nel caso di mancato versamento dei contributi da parte del committente. Inoltre, misura alla quale tengo molto, introduciamo il congedo per le donne vittime di violenza. Le donne inserite nei percorsi di protezione relativi alla violenza di genere avranno il diritto di astenersi dal lavoro per un periodo massimo di 3 mesi, rimanendo agganciate al mercato del lavoro e, soprattutto, mantenendo la propria retribuzione nei periodi di astensione.

Le risorse, infine: intanto, per il triennio 2016-2018, il 10% del Fondo per il finanziamento di sgravi contributivi per incentivare la contrattazione di secondo livello è destinato alla promozione della conciliazione tra lavoro e vita privata. Ma, una volta divenuto definitivo il decreto di riforma degli ammortizzatori sociali ora all'esame delle Camere, le misure diverranno strutturali. Il decreto prevede, infatti, all'articolo 42 comma 2, la copertura in modo permanente dei relativi oneri, quantificati a regime in circa 140 milioni di euro l'anno.

Quando abbiamo proposto di inserire nella Legge delega un titolo totalmente dedicato alla conciliazione, avevamo ben chiaro che sarebbe stata una sfida complessa ed entusiasmante, normativa ma anche culturale: rendere la tutela e la valorizzazione della maternità parte integrante del riassetto del mercato del lavoro, e l'equilibrio tra vita e lavoro un elemento di crescita umana e professionale delle donne e delle imprese".

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