Dichiarazione
della Sottosegretaria al Lavoro Teresa Bellanova
"Con
la pubblicazione in Gazzetta ufficiale si è concluso l'iter legislativo del
decreto sulla Conciliazione e le pari opportunità. Ora comincia il percorso più
importante, più appassionante e impegnativo, quello dei diritti realmente
esigibili da parte delle donne, della tutela della maternità, della possibilità
concreta di tenere insieme vita privata, cura della famiglia e lavoro, sia esso
dipendente o autonomo.
Quando
si parla del lavoro femminile si pensa quasi in automatico alla precarietà e
frammentarietà delle carriere, e alle disparità retributive tra uomini e donne.
Fenomeni dovuti anche alla interruzione dei percorsi professionali per motivi
familiari spesso concomitanti con la nascita di un figlio.
Il
decreto che ora è legge tocca alcuni degli aspetti fondamentali e più sensibili
della normativa in materia, riordinandoli e ampliando sia la platea delle
potenziali beneficiarie sia le opportunità di fruizione: aumento della
possibilità di utilizzare il congedo retribuito al 30% fino ai 6 anni del
figlio, e quello non retribuito fino a 12; introduzione della fruizione del
congedo su base oraria; estensione dei diritti relativi a maternità e congedi
ai genitori adottivi o affidatari;
corresponsione automatica alle lavoratrici autonome dell'indennità di
maternità e di paternità anche nel caso di mancato versamento dei contributi da
parte del committente. Inoltre, misura alla quale tengo molto, introduciamo il
congedo per le donne vittime di violenza. Le donne inserite nei percorsi di
protezione relativi alla violenza di genere avranno il diritto di astenersi dal
lavoro per un periodo massimo di 3 mesi, rimanendo agganciate al mercato del
lavoro e, soprattutto, mantenendo la propria retribuzione nei periodi di
astensione.
Le
risorse, infine: intanto, per il triennio 2016-2018, il 10% del Fondo per il
finanziamento di sgravi contributivi per incentivare la contrattazione di
secondo livello è destinato alla promozione della conciliazione tra lavoro e
vita privata. Ma, una volta divenuto definitivo il decreto di riforma degli
ammortizzatori sociali ora all'esame delle Camere, le misure diverranno
strutturali. Il decreto prevede, infatti, all'articolo 42 comma 2, la copertura
in modo permanente dei relativi oneri, quantificati a regime in circa 140
milioni di euro l'anno.
Quando
abbiamo proposto di inserire nella Legge delega un titolo totalmente dedicato
alla conciliazione, avevamo ben chiaro che sarebbe stata una sfida complessa ed
entusiasmante, normativa ma anche culturale: rendere la tutela e la
valorizzazione della maternità parte integrante del riassetto del mercato del
lavoro, e l'equilibrio tra vita e lavoro un elemento di crescita umana e
professionale delle donne e delle imprese".
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