Dichiarazione
della Sottosegretaria Teresa Bellanova
"Non
cantiamo vittoria, la strada è ancora lunga, ma andiamo avanti sempre più
determinati. I dati di quest'oggi, confortanti sia rispetto al mese di aprile
che rispetto al I trimestre del 2015, ci sostengono e ci rafforzano nell'idea
che il percorso intrapreso è quello giusto per determinare l'inversione di
tendenza nel nostro Paese". Così la Sottosegretaria al Lavoro Teresa
Bellanova in merito ai dati Istat presentati questa mattina.
"È
giusto a mio avviso – prosegue Bellanova – sottolinearne alcuni tra gli altri:
la diminuzione del tasso di disoccupazione tra i giovani; l'aumento
dell'occupazione tra le donne a fronte del calo della disoccupazione e
dell'inattività; la diminuzione del numero degli inattivi. Tre tra i punti del
mercato del lavoro più delicati, che hanno meritato e meritano tuttora un
impegno specifico, e sui quali oggi osserviamo una tendenza nettamente
positiva. I numeri non sono casuali, non sono frutto della buona sorte: vengono
fuori da un impegno a tutto campo, che ha visto il varo del Jobs act così come
degli incentivi e gli sgravi per le assunzioni a tempo indeterminato previsti
dalla Legge di stabilità, il rafforzamento dello strumento del voucher asili
nido-baby sitter per facilitare il rientro delle donne al lavoro dopo la
maternità, il credito d'imposta nel settore della ricerca e dello sviluppo.
Mi
preoccupa ancora quel dato del 12,2% di giovani donne tra gli inattivi nella
fascia d'età tra i 18 e i 29 anni, che dichiarano a ragione della mancata
ricerca di un lavoro, "motivi familiari". Che una giovane donna non
partecipi al mercato del lavoro perché ha difficoltà a tenere insieme famiglia
e professione, è un elemento che il nostro Paese, oggi, non può e non deve
permettersi. Nei prossimi giorni il decreto sulla conciliazione e il sostegno
alla maternità vedrà definitivamente la luce: è un primo passo, ma è il segnale
che diamo sulla priorità che assegniamo al lavoro, e al lavoro delle donne.
Non
sono le leggi – conclude la Sottosegretaria – da sole, a creare magicamente
nuova occupazione. Ma sono le buone leggi, e la 'buona volontà' politica, a creare
le condizioni perché il Paese, i suoi uomini, le sue donne, e soprattutto i
suoi giovani, recuperino speranza e fiducia nel futuro".
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