Il
riconoscimento, assegnato in occasione della mostra convegno dell’innovazione
nella Pubblica amministrazione, valorizza le best practice in materia di digitalizzazione
che hanno colto con pienezza le potenzialità di questo strumento, ritenendolo
non un mero adempimento di legge ma una reale opportunità di sviluppo
ROMA
– Un Ente che ha dimostrato di avere colto appieno il significato della
fatturazione elettronica e che ha saputo coglierne le grandi potenzialità
operative, interpretandolo non tanto nella logica di un mero adempimento, ma
come reale opportunità di efficienza e di sviluppo. Questo il significato alla
base dell’attribuzione all’Inail del premio “Fatturazione elettronica nella
Pa”, assegnato ieri, a Roma, in occasione della XXVI edizione del Forum Pa
2015.
Un’iniziativa
della School of Management del Politecnico di Milano. L’Istituto ha ottenuto il
riconoscimento nell’ambito della categoria riservata alla “Pubblica
amministrazione centrale – Enti nazionali di previdenza e assistenza sociale”.
Il premio – alla sua prima edizione – è stato istituito dall’osservatorio
“Fatturazione elettronica e dematerializzazione” della School of Management del
Politecnico di Milano, col patrocinio dell’Agenzia per l’Italia Digitale ed è
finalizzato a identificare le best practice della “Digitalizzazione dei
processi della Pubblica amministrazione”.
Premiati
i migliori progetti di digitalizzazione. “Obiettivo dell’iniziativa è quello di
premiare le Pa che hanno attivato, o stanno attivando, progetti di
digitalizzazione con un approccio finalizzato al “fare bene” fatturazione
elettronica e che non si limitano, quindi, ad adempiere all’obbligo normativo
‘gestendo in digitale’ processi nativamente cartacei”, ha commentato Paolo
Catti, responsabile Ricerca dell’Osservatorio milanese. Il premio consiste in
un attestato simbolico che – sottolineano gli organizzatori – vuole mettere in
risalto e dare evidenza alle esperienze tra le Pa che si sono concretamente
“sporcate le mani” con la digitalizzazione e che hanno interpretato la
fatturazione elettronica come un’opportunità di miglioramento, piuttosto che
come un nuovo problema.
Un
utilizzo obbligatorio dal 6 giugno 2014. “Non tutte le Pa hanno partecipato al
Contest – continua Catti – Sono state circa un centinaio le candidature
avanzate, segno che in molti stanno vivendo la sfida della digitalizzazione,
iniziata proprio con l’obbligo di fatturazione elettronica lo scorso 6 giugno
2014, in modo convinto e consapevole. La consapevolezza che da questa
innovazione possa derivare un forte stimolo, soprattutto culturale, alla
crescita digitale trova terreno fertile e suggerisce che la tale strumento
possa rappresentare un efficace primo passo verso la digitalizzazione”.
Il
30 maggio il primo scambio tra Inail e Consip. A tale proposito si ricorda che
l’Inail, anticipando i tempi previsti dalla legge, lo scorso 30 maggio scambiò
con Consip il primo documento elettronico in formato XML, attraverso il Sistema
di interscambio (SDI) gestito da Sogei per conto dell’Agenzia delle entrate
(adottato ufficialmente dall’Italia come standard per la trasmissione e la
ricezione delle fatture elettroniche). L’Istituto, dunque, è stato il primo –
tra le amministrazioni pubbliche di tutta Italia – ad avere realizzato una
transazione adottando la nuova modalità digitale, come disposto dalla
Finanziaria 2008 (le regole in materia di emissione, trasmissione e ricevimento
della fattura elettronica, nonché la definizione del formato, sono state
stabilite dal decreto ministeriale numero 55 del 3 aprile 2013).
Tomasini:
“Un mutamento di portata straordinaria nel modo di lavorare della Pa”. “Si
tratta di un mutamento di portata straordinaria nel modo di lavorare di una
pubblica amministrazione e, nello specifico, nella gestione del rapporto con i
fornitori – ha valutato Stefano Tomasini, responsabile della direzione centrale
Organizzazione digitale dell’Istituto – Un mutamento che, non solo, consente di
ridurre in modo significativo i pagamenti delle fatture, garantendo piena
tempestività, ma anche contribuisce a snellire fortemente i procedimenti
organizzativi, consentendo la dislocazione di molte risorse interne in processi
dal più alto valore aggiunto”.
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