I
lavoratori che effettuino la richiesta
entro il 30 aprile, infatti, riceveranno con la retribuzione di maggio la c.d. “Quir”, la quota maturanda mensile
del trattamento di fine rapporto.
Tuttavia,
i lavoratori occupati in aziende con meno di 50 dipendenti, che abbiano deciso
di accedere al finanziamento garantito dall’Inps, dovranno aspettare la busta paga di agosto. In
tal caso, infatti, per chi eserciti l’opzione ad aprile, l’erogazione è
posticipata di tre mesi.
Nella
Circolare n.82/2015, l’Inps ha ricordato che i dipendenti che scelgano di
ricevere mensilmente il Tfr in busta paga devono presentarne l’apposita domanda
al datore di lavoro, il quale deve verificare la sussistenza dei requisiti e
delle condizioni richieste dalla Legge di Stabilità 2015.
L’operazione,
infatti, interessa solamente i lavoratori dipendenti del settore privato, con
esclusione di quelli domestici ed agricoli, in possesso di un’anzianità
aziendale di almeno sei mesi e che non abbiano disposto il Tfr a garanzia di un
finanziamento.
Valerio
Pollastrini
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