Nel
nuovo Quaderno il fenomeno tecnopatico è stato analizzato con le stesse
metodologie e tecniche operative utilizzate per studiare gli infortuni sul lavoro,
grazie ai dati resi pubblici per singolo caso.
Nello
specifico, il volume fornisce un modello di lettura articolato in due blocchi
di 24 ed 80 tabelle, corredato da vocabolario e thesaurus.
In
particolare, il modello di lettura realizza uno schema di analisi quantitativa,
fornisce “viste” su numero e tipo di malattie e numero di tecnopatici. I due
blocchi, invece, si basano, rispettivamente, su criteri prevalentemente
amministrativi e su dettagli medico-legali.
Il
vocabolario definisce le grandezze riportate nelle tabelle contenute nei due
blocchi, garantendo così una corretta interpretazione delle informazioni,
mentre il thesaurus propone itinerari di collegamento tra grandezze, per
delineare particolari profili dei fenomeni.
Il
Quaderno è composto da sette capitoli e due allegati.
Nei
suddetti capitoli vengono evidenziati i
seguenti aspetti:
-
principi metodologici e tecnici che richiamano le differenze con l’impostazione
che ha caratterizzato l’analisi sugli infortuni;
-
nucleo del linguaggio speciale per leggere il fenomeno delle malattie
professionali;
-
precisazioni su alcuni processi
amministrativi rilevanti per l’interpretazione dei dati;
-
raccolta di analisi quantitative preliminari, che hanno ispirato scelte di
impostazione del “modello di lettura” (analisi delle serie storiche di denunce
e riconoscimenti, sulle cause di non-riconoscimento della malattia come
“professionale”, tipo di conseguenza delle malattie, verifiche sull’età dei lavoratori
alla data di denuncia);
-
definizione del modello di lettura delle malattie professionali: i criteri
statistici di rilevazione dei dati e delle loro qualificazioni, la forma delle
rappresentazioni (in blocchi, temi e strati) e le modalità di applicazione del
modello (per “viste” annuali e su frazioni d’anno);
-
descrizione dell’elenco dei dati da rendere “open”, per consentire agli utenti
di percorrere itinerari di lettura, con diversi livelli di dettaglio.
-
documentazione delle esperienze che hanno rappresentato un utile riferimento
per definire il modello di lettura.
I
due allegati riportano, invece, un
esempio di output del prototipo informatico sviluppato per applicare il modello
ai dati e produrre l’insieme delle tabelle annuali e di periodo. Detto esempio
ha l’obiettivo di dare concretezza agli schemi di lettura del modello
(grandezze selezionate, criteri di classamento) e di aprire la via ad
elaborazioni autonome, grazie ad uno schema di analisi che sia di riferimento
per le verifiche.
Esaurita,
come detto, la fase in commento, l’Istituto ha già attivato la
terza fase del progetto, che dovrà fornire i profili economici degli infortuni
sul lavoro e delle malattie professionali. Nel prossimo appuntamento, inoltre,
si cercherà di utilizzare anche i dati di altre istituzioni per definire e
misurare un “indice di sinistrosità”, che consenta di valutare il numero di
infortuni in rapporto al periodo di esposizione al rischio e al livello di
rischiosità dell’esposizione.
Valerio
Pollastrini
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