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martedì 7 aprile 2015

Inail al passo con le nuove tecnologie

Lo scorso 2 aprile, l’Inail ha illustrato, presso l’Auditorium della sede centrale di Roma, le linee strategiche dell’Istituto che consolidano un innovativo progetto di ridefinizione del rapporto tra tecnologia, personale e utenza.

Nel 2014, sono stati registrati quasi 26 milioni di login, per oltre due miliardi di transazioni ed un traffico in ingresso prossimo ai 10 terabyte. Bastano queste poche cifre per comprendere la portata del sistema informativo dell’Inail – uno dei maggiori della Pubblica Amministrazione italiana ed europea – e, soprattutto, il successo dei servizi digitali riscosso tra gli utenti dell’Istituto.

Il Piano strategico per l’IT 2014-2016 risponde, per l’appunto, all’esigenza di rafforzare ulteriormente il contatto con gli utenti attraverso nuove tecnologie, strumenti e linguaggi digitali.

A segnare il forte interesse dell’Inail nei confronti di queste tematiche è stata proprio la recente istituzione della Direzione Centrale Organizzazione Digitale, che rivela un’ambizione decisamente alta: ripensare l’evoluzione degli assetti organizzativi, dei processi operativi, dei canali di comunicazione e di servizio intorno a tecnologie, processi e opportunità digitali. Si tratta, in sostanza,  di una leva strategica per l’evoluzione qualitativa dei servizi offerti dall’Ente.

Il Piano strategico IT 2014-2016 traccia, dunque, un quadro di riferimento integrato nel quale si inserisce il tanto il lavoro svolto fino ad ora – il 2014 è stato l’anno in cui l’Inail ha proceduto ad un significativo riassetto delle proprie strutture, in particolare di quella informatica, passata da un’organizzazione prettamente di tipo funzionale a una per processi – e, al tempo stesso, orienta i nuovi sviluppi, definendo gli obiettivi programmatici da raggiungere nel prossimo triennio, gli impegni dell’Istituto con tutti gli attori che agiscono con esso e proponendo i principi, i modelli, le regole generale e i macroprogetti rispetto ai quali si dovranno sviluppare gli specifici interventi operativi.

Il Piano è strutturato sui seguenti cinque programmi:

-         Front end digitale: quanto percepito dall’utenza;

-         Information & Analytics: ovvero i dati articolati dall’Istituto;

-         Back end: inteso come processi interni che garantiscono il buon funzionamento dell’intero Ente;

-         Organization & Processes: sia interni alla Direzione Centrale Organizzazione Digitale che relativi alla sicurezza informatica ed alla descrizione architetturale del sistema INAIL;

-         Technology: gli strumenti tecnologici che rappresentano il substrato sul quale fondare i servizi che l’Inail offre ai propri utenti.

A questi cinque programmi fa riferimento un complesso di 40 progetti, 240 sottoprogetti e 3200 interventi.

I risultati del 2014
Lo scorso anno l’Inail ha registrato la crescita del 13,4% delle transazioni (pari a circa 14 miliardi di euro) e l’efficienza del backup che, a fronte di un limitato incremento di risorse fisiche, ha archiviato il 250% di dati in più rispetto al 2013. Da segnalare anche il consolidamento dell’utilizzo del rapporto telematico per assolvere gli adempimenti del ramo “Aziende” e, al contempo, la rapida crescita anche del canale online per l’area “Lavoratori” (attualmente circa un terzo dell’intera documentazione ricevuta dall’utenza ha un’origine digitale). Menzione a parte meritano le significative economie di spesa derivate dai ridotti consumi elettrici. Lo scorso anno l’Inail ha risparmiato quasi un milione di euro per i data center e immesso nell’atmosfera circa 575,5 tonnellate di Co2 equivalenti in meno: una riduzione che può essere tradotta in circa 86.400 euro di minori costi energetici.

Sempre nel 2014, diverse iniziative dell’Inail legate allo sviluppo digitale hanno avuto un’ampia risonanza all’esterno, come, ad esempio, la metodologia dell’IT Vendor Rating per strutturare efficacemente il rapporto con i fornitori, il progetto di rilevazione delle competenze digitali del personale secondo lo standard e-cf. L’Inail è stato anche una delle tre amministrazioni centrali selezionate per sperimentare in anteprima il nuovo Sistema pubblico per l’identità digitale.

L’Istituto, inoltre, si è segnalato per la particolare attenzione rivolta a quella rivoluzione di abitudini e cultura che la diffusione massiva di smartphone e tablet ha portato nella vita quotidiana. Nel 2014 l’Inail ha avviato, così, la realizzazione del nuovo canale mobile: l’infrastruttura tecnologica e le prime app per ispettori, avvocati e infortunati sono stati i risultati di un approccio non solo al software, ma soprattutto al modo con cui l’Istituto si è voluto rapportare con i propri utenti, rimodellando processi e modalità per soddisfare le aspettative di quelle fasce di suoi professionisti più pronte ad adottare le tecnologie e che rappresentano, per questo, un benchmark fondamentale per la capacità di innovazione.

La possibilità offerta dalla tecnologia di organizzare il lavoro in modo agile e delocalizzato costituisce un’opportunità da offrire sia all’utenza Inail che all’organizzazione interna dell’Istituto, che si vuole sempre più strutturata intorno al conseguimento di obiettivi che non alla presenza fisica del personale. In tale prospettiva, pertanto, la crescita tecnica ed organizzativa verso il modello dello smart working rappresenta una delle priorità da raggiungere.

Valerio Pollastrini

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