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venerdì 27 febbraio 2015

Il tempo tuta va retribuito

Nella sentenza del 20 febbraio 2015, il Tribunale di Vasto ha ribadito che il tempo necessario ai dipendenti per indossare, prima dell’inizio della prestazione, e dismettere, una volta terminata la stessa, la tuta da lavoro deve essere retribuito.

Nella pronuncia in commento, il giudice ha confermato, in sostanza, quando più volte dichiarato dalla Cassazione a proposito del c.d. “tempo tuta”. Da ultimo, infatti, nella sentenza n.2837/2014, la Suprema Corte ha precisato che l’art.3 del R.D.L. n.692 del 5 marzo 1923, nel considerare prestazione lavorativa ogni attività che richieda un’occupazione assidua ed effettiva, non preclude che il tempo impiegato per indossare la divisa sia da considerarsi all’interno dell’orario ordinario, con conseguente diritto dei dipendenti a percepire il compenso per queste fasi preliminari e successive alla prestazione vera e propria (1).

Valerio Pollastrini


1)      – in senso conforme, Cass., Sentenza n.3763 del 14 aprile 1998; Cass., Sentenza n.15734 del 21 ottobre 2003; Cass., Sentenza n.19273 dell’8 settembre 2006; Cass., Sentenza n.19358 del 10 settembre 2010; Cass., Sentenza n.9215 del 7 giugno 2012;

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