Si
tratta dell’agevolazione introdotta, in via sperimentale, lo scorso mese di
maggio in favore dei lavoratori subordinati e di altri soggetti titolari di
alcuni redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente.
Nel
prossimo anno, in sostanza, il bonus conserverà la stessa struttura di quello
erogato nel 2014 e, pertanto, sia i pensionati che i lavoratori autonomi
continueranno ad esserne esclusi.
In
totale, la misura annuale del credito sarà pari a 960,00 €, a patto però che il
reddito complessivo del soggetto beneficiario non superi i 24mila euro.
In
presenza di un reddito complessivo superiore a detta soglia ma inferiore a 26mila euro, il credito spetterà,
infatti, per la parte corrispondente al rapporto tra l'importo di 26mila,
diminuito del reddito complessivo, e l'importo di 2mila euro.
Dal
momento che, per fruire del bonus è necessario, altresì, che l'imposta lorda
risulti superiore alla detrazione per redditi di lavoro dipendente ed
assimilati, il credito non spetterà ai
soggetti incapienti.
Nel
settore privato, gli 80 euro verranno attribuiti automaticamente dai datori di
lavoro, i quali potranno recuperarne l’importo portandolo in compensazione sul
modello F24.
Diversamente,
per gli Enti Pubblici e le Amministrazione
dello Stato, esclusi dalla compensazione tramite F24, è stata
introdotta la possibilità di recuperare il credito attraverso una corrispondente
riduzione delle ritenute e dei contributi previdenziali.
Valerio
Pollastrini
1)
–
Legge n.190 del 23 dicembre 2014;
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