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venerdì 9 gennaio 2015

Addetto al call center: accertamento della natura del rapporto

Nella sentenza n.66 dell’8 gennaio 2015, la Corte di Cassazione ha avuto modo di riepilogare i criteri di valutazione per la corretta qualificazione del rapporto di lavoro degli operatori di call-center.

Nella pronuncia in commento, infatti, la Suprema Corte ha ricordato che il concreto espletamento delle prestazioni, rese  in orari giornaliero e settimanale predeterminati, a fronte di una retribuzione mensile, costituisce, di per sé, un quadro indiziario della subordinazione.

In particolare, gli ermellini hanno precisato che, per accertare l’effettiva natura del rapporto, il giudice del merito non può limitarsi ad affermare l’insussistenza formale dei più noti caratteri della subordinazione, quali la sottoposizione al potere gerarchico e disciplinare, i quali, invece, ben potrebbero desumersi proprio dalle concrete modalità di svolgimento della prestazione lavorativa.

Valerio Pollastrini

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