Chi siamo


MEDIA-LABOR Srl - News dal mondo del lavoro e dell'economia


lunedì 15 dicembre 2014

La strategia dell’Unione Europea sul fronte della sicurezza sul lavoro

Nel corso del seminario internazionale promosso a Roma dall’Inail e dal Ministero del Lavoro, i rappresentanti delle istituzioni e delle organizzazioni sindacali europee  hanno discusso del piano predisposto dalla Commissione Ue per la prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali per il periodo 2014-2020.

Stando ai risultati di un’indagine di “Eurobarometro”, pubblicata lo scorso aprile, l’85% dei lavoratori europei ha espresso un elevato livello di soddisfazione sulle condizioni di salute e sicurezza approntate nei rispettivi impieghi.

Tuttavia, nei Paesi europei sono circa quattromila le morti causate ogni anno dagli infortuni sul lavoro e 160mila sono  quelle provocate da patologie lavoro correlate, mentre le vittime di incidenti gravi sono  più di tre milioni.

Per affrontare questo scenario, è stato delineato un nuovo quadro strategico,  basato, in continuità con il passato, su un programma di azione pluriennale.

Nel dettaglio, sono stati individuati sette  obiettivi, a partire dall’ulteriore consolidamento delle strategie nazionali in materia di salute e sicurezza, attraverso, ad esempio, il coordinamento delle politiche e dell’apprendimento reciproco, nonché da un sostegno concreto alle piccole e micro imprese, per aiutarle a soddisfare meglio le norme di riferimento.

In questo ambito, in particolare,  uno strumento di sicura utilità è rappresentato dalla piattaforma web “OiRA” (1), che semplifica le procedure di valutazione dei rischi da parte delle aziende.

Per eliminare  eventuali oneri amministrativi inutili, la nuova strategia europea prospetta, invece, una semplificazione della legislazione esistente,  salvaguardando,  al contempo, un elevato  livello  di protezione della salute e della sicurezza dei lavoratori.

Oltre ad affrontare sia rischi attuali che quelli emergenti, relativi ai nanomateriali, alle tecnologie verdi e biotecnologie, è stata poi sottolineata la necessità di affrontare il tema dell’invecchiamento della forza lavoro, nonché quella di migliorare la prevenzione delle malattie professionali.

Gli ultimi due obiettivi, nello specifico, riguardano l’estensione e l’armonizzazione della raccolta dei dati statistici, al fine di ottenere migliori elementi di prova e sviluppare strumenti di monitoraggio, a cui va aggiunto il rafforzamento del coordinamento con le organizzazioni internazionali come l’Oil (2), l’Oms (3) e l’Ocse (4).

Per garantire sempre più elevati livelli di qualità, sicurezza ed equità sul lavoro, attraverso  un approccio coerente e lungimirante alle condizioni di lavoro nell’Ue,   è stato auspicato un maggior coinvolgimento delle parti sociali, unitamente alle quali gli Stati membri,  compiuta una  valutazione delle 24 Direttive esistenti in materia di sicurezza, sono stati invitati ad avviare nuove iniziative.

Un ruolo centrale per il coordinamento delle azioni intraprese da ogni Stato  è quello svolto dall’Agenzia Europea per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro, l’Eu–Osha, operativa anche attraverso la rete dei suoi punti focali nazionali, tra i quali, per l’Italia,  l’Inail.

In particolare, il  ruolo di questa Agenzia  è quello di offrire un supporto tecnico  alle piccole e medie imprese e di sviluppare progetti  in cui sia stata riscontrata la necessità di un sostegno.

Pur non erogando fondi, infatti, Eu-Osha realizza delle guide per accedere ai finanziamenti disponibili e contribuisce a pubblicizzare le buone prassi, anche in riferimento a specifiche categorie di lavoratori come donne, giovani e disabili.

Altro aspetto rilevante sul quale si è posta  l’attenzione è quello dell’importanza delle ispezioni, ritenute essenziali per l’applicazione delle misure a tutela della salute e della sicurezza.

A questo proposito, gli ispettori del lavoro sono stati invitati ad utilizzare “il linguaggio” degli imprenditori, fornendo  loro la consulenza utile per sensibilizzarli sul rispetto della prevenzione.

Valerio Pollastrini

 
1)      - Online interactive risk assessment;
2)      - Organizzazione Internazionale del lavoro;
3)      - Organizzazione Mondiale della sanità;
4)      - Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico;

Nessun commento:

Posta un commento