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giovedì 16 ottobre 2014

Le novità in arrivo con la Legge di Stabilità

Per quanto riguarda il fronte lavoro, le novità contenute nella Legge di Stabilità 2015, approvata ieri dal Consiglio dei Ministri, sono costituite dalla stabilizzazione del bonus di 80 euro, dall’eliminazione dell’Irap, dall’erogazione in busta paga del Tfr e dal taglio dei contributi in favore delle nuove assunzioni a tempo indeterminato.

Sgravio contributivo per le assunzioni a tempo indeterminato – L’azzeramento degli oneri previdenziali per ogni neoassunto con contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti sarà concesso  nel limite annuale di 6.200,00 €.

Nessuna agevolazione, invece, per i lavoratori a tempo indeterminato assunti nei 6 mesi precedenti.

La riduzione contributiva per le nuove assunzioni effettuate nel corso del 2015 avrà una durata triennale e non varrà per il settore agricolo, per il lavoro domestico e per l'apprendistato.

Lo sgravio, inoltre, non potrà essere utilizzato per le assunzioni di dipendenti che nei sei mesi precedenti siano stati occupati con contratto a tempo indeterminato presso qualsiasi datore di lavoro e per quelli la cui assunzione, in passato, abbia già determinato altri benefici previdenziali.

In sostanza, l’agevolazione verrà concessa unicamente ai lavoratori che risultino alla ricerca di prima occupazione o disoccupati da almeno sei mesi o con contratti diversi da quello standard a tempo indeterminato.

Bonus Irpef di 80 euro – Annunciata la definitiva stabilizzazione di questa misura, nel 2015 l’erogazione del bonus, contrariamente alle attese, non verrà estesa alle fasce di reddito più basse (i c.d. incapienti), né alle famiglie numerose con redditi più alti. In sostanza, dunque, la platea dei destinatari resterà invariata.

Da segnalare, inoltre, che detto bonus non verrà più concesso sotto forma di erogazione ma si trasformerà in detrazione.

Azzeramento dell’Irap sulla componente lavoro – Per commentare in maniera esaustiva tale disposizione è necessario attendere la versione ufficiale della bozza della norma appena approvata.

Anticipo del TFR in busta paga - Nella manovra sono stati inseriti  100 milioni di euro che serviranno da garanzia per le aziende i cui dipendenti decideranno di ricevere in busta paga il 50% del  TFR in maturazione nell’anno.

Ai dipendenti sarà lasciata la scelta di ricevere o meno l’anticipo in busta del trattamento di fine rapporto. Nel caso in cui tale opzione venisse esercitata, la richiesta del lavoratore sarà irrevocabile fino al 2018.

L'importo mensile corrisposto a  titolo di Tfr sarà assoggettato a tassazione ordinaria.

Il provvedimento in commento, dal quale sono  esclusi i lavoratori pubblici, quelli domestici e quelli del settore agricolo, scatterà per le retribuzioni che verranno corrisposte dal primo marzo 2015 al 30 giugno 2018.

Valerio Pollastrini

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