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sabato 25 ottobre 2014

Il dipendente non può richiedere l’Inps i contributi previdenziali a suo carico versati in eccesso dal datore di lavoro

Nel caso in cui l’azienda abbia versato una quota di contribuzione a carico del dipendente di importo superiore a quello dovuto, il lavoratore non può richiedere all’Inps la restituzione della somma eccedente.

E’ quanto disposto dalla Corte di Cassazione nella sentenza n.3491, depositata il 14 febbraio 2014, nella quale gli ermellini hanno ricordato come parti del rapporto contributivo, insorgente dall’assunzione di un lavoratore, siano l’Istituto Previdenziale ed il datore di lavoro e che, quest’ultimo, è l’unico  responsabile del versamento dei contributi, anche per la quota a carico del dipendente.

In sostanza, nell’ambito del predetto rapporto, la relativa obbligazione contributiva vede, quale soggetto attivo, l’Istituto assicuratore e, quale soggetto passivo, il datore di lavoro, debitore degli oneri previdenziali nella sua interezza, mentre il dipendente rappresenta solamente il beneficiario della prestazione, rimanendo, pertanto, estraneo a tale rapporto obbligatorio.

Valerio Pollastrini

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