Chi siamo


MEDIA-LABOR Srl - News dal mondo del lavoro e dell'economia


martedì 9 settembre 2014

La richiesta dell’assegno mensile di invalidità è implicita nella domanda per la pensione di inabilità civile

Nella sentenza n.17452 del 31 luglio 2014, la Corte di Cassazione ha precisato che, nell’ambito della richiesta per il diritto alla pensione di inabilità civile, il giudice può riconoscere all’istante il diverso assegno mensile di invalidità, la cui domanda, poiché inerente ad un beneficio minore, risulta implicita in quella proposta per l’ottenimento della maggiore indennità.

Richiamando i precedenti della giurisprudenza di legittimità (1), la Suprema Corte ricordato come la domanda della pensione d'inabilità civile contenga implicitamente anche quella di attribuzione dell'assegno mensile d'invalidità, atteso che tra i due benefici assistenziali, relativi ad un diverso grado di compromissione della capacità lavorativa, intercorre un necessario rapporto di continenza, configurandosi l'assegno come un minus rispetto alla pensione.

Di conseguenza, se nel procedimento diretto al riconoscimento della pensione di inabilità (2), il giudice che, ritenuta insussistente la totale invalidità al lavoro, rinvenga l'esistenza della riduzione della capacità lavorativa richiesta per l'assegno mensile (3), nonché degli altri requisiti specificamente richiesti per questo tipo di beneficio, può legittimamente affermarne il diritto.

Nella suddetta ipotesi, infatti, non verrebbe attribuito un bene della vita sostanzialmente diverso da quello richiesto, né la decisione sarebbe raggiunta su fatti e situazioni estranei alla materia del contendere, attraverso l’introduzione nel processo di un titolo nuovo e diverso da quello enunciato dalla parte a sostegno della domanda.

Valerio Pollastrini

 
1)      - Cass., Sentenza n.19164/2006; Cass., Sentenza  n.6744/1999;
2)      - Prevista dall’art.12 della Legge n.118/1971;
3)      – Previsto dall’art.13 della Legge n.118/1971;

Nessun commento:

Posta un commento