Sovente,
nel caso in cui i lavoratori siano soliti svolgere ogni mese un determinato
numero di straordinari, le aziende sono solite forfetizzare il compenso
aggiuntivo all’interno del compenso ordinario.
Nella
pronuncia in commento, la Suprema Corte ha precisato che per la legittimità di
detto conglobamento è necessario determinare separatamente nella testata del
cedolino paga il compenso per il lavoro ordinario e l’ammontare di quello
straordinario.
Questa
modalità, infatti, è l’unica in grado di consentire eventualmente al Giudice una
verifica inerente al rispetto dei diritti inderogabili dei dipendenti, sanciti
dalla legge, nonché dalla contrattazione collettiva.
Valerio
Pollastrini
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