Nella
sentenza n.11831 del 27 maggio 2014, la Corte di Cassazione ha chiarito che, al
fine di stabilire la sussistenza del nesso causale tra il cancro polmonare ed esposizione
del lavoratore all'amianto, il Consulente Tecnico d'Ufficio, oltre ad
utilizzare l'archivio "Amyant" dell'Inail, può incentrare la sua
valutazione anche sui dati ricavati dalla descrizione delle mansioni assegnate agli operai impiegati presso lo
stabilimento del datore di lavoro, nonché quelli evidenziati dai risultati
scientifici ottenuti sul campo.
Nel
caso di specie, la Cassazione ha ritenuto corretto il procedimento logico adottato
dalla Corte di Appello, che aveva ritenuto che il vizio del fumo non avesse influito
nell'insorgere della malattia, in quanto il danneggiato aveva smesso di fumare trent'anni prima dell'insorgenza del tumore.
Valerio
Pollastrini
Nessun commento:
Posta un commento