Chi siamo


MEDIA-LABOR Srl - News dal mondo del lavoro e dell'economia


mercoledì 23 aprile 2014

Le modifiche apportate dalla Camera al Decreto Lavoro

Il Decreto Legge n.34/2014, recante le  disposizioni urgenti per favorire il rilancio dell’occupazione e per la semplificazione degli adempimenti a carico delle imprese (1), ha incassato la fiducia alla Camera dopo gli emendamenti approvati dalla Commissione Lavoro.

Per la definitiva conversione in legge, si dovrà attendere, probabilmente, il prossimo 20 maggio, data nella quale è prevista la discussione in Senato.

Le principali modifiche apportate al testo originario della norma riguardano i contratti a termine. Il nuovo testo ha introdotto la conversione in contratto a tempo indeterminato per le assunzioni a termine effettuate in eccedenza rispetto al limite  del 20% dei precari, sul totale dei dipendenti con il posto fisso. 

I datori di lavoro inadempienti potranno comunque evitare le conseguenze  dello sforamento del suddetto limite, rientrando nei parametri entro il  31 dicembre 2014.

Sempre a proposito dei rapporti a termine, la possibilità di prorogare il contratto “acausale” è stata ridotta da 8 a 5 volte, purché nel limite complessivo di  36 mesi.

Nell’ambito dell’apprendistato, si segnala una modifica con la quale è stata eliminata la misura che, dopo l’entrata in vigore del Decreto Legge, era stata accolta con maggior favore.

L’istituto, finalizzato ad agevolare l’ingresso nel mercato del lavoro dei giovani con meno di 29 anni, negli ultimi anni aveva registrato una notevole battuta di arresto, causata, principalmente, della farraginosità delle procedure richieste per l’espletamento della formazione esterna dei lavoratori.

Tale condizione, eliminata nel testo originale del Decreto, è stata ripristinata attraverso la nuova formulazione.

Le aziende, pertanto, continueranno ad essere costrette a sottoporre gli apprendisti alla formazione pubblica obbligatoria, seppure sia stato precisato che i datori di lavoro saranno esonerati dall’onere, qualora le Regioni, tenute ad erogare il modulo formativo,  non informino delle modalità di trasmissione delle competenze entro  45 giorni dalla comunicazione dell’ instaurazione del rapporto,

Si segnala, infine, la reintroduzione del vincolo della forma scritta per il  “piano formativo on the job”, anche se la norma specifica che la redazione possa avvenire  in maniera sintetica e semplificata.

Valerio Pollastrini


(1)   – c.d. “Decreto Lavoro”;

Nessun commento:

Posta un commento