Con
l'entrata in vigore del Decreto Legge, il datore di lavoro potrà sempre
instaurare rapporti di lavoro a tempo determinato privi di causale, nel limite
di durata di trentasei mesi.
Tale
disposizione modifica la disciplina previgente che riservava questa possibilità
solo al primo rapporto di lavoro a tempo determinato.
Sempre
entro il termine massimo di 36 mesi, sarà inoltre possibile prorogare il
contratto a termine fino ad un massimo di 8 volte, a patto che le proroghe si riferiscano
alla stessa attività lavorativa per la quale il contratto è stato inizialmente
stipulato.
Nell'introdurre
il limite del 20% di contratti a termine che ciascun datore di lavoro può
stipulare rispetto all’organico complessivo dell’azienda, il Decreto lascia
alla contrattazione collettiva la possibilità di modificare il suddetto limite
quantitativo, oltre ad escluderne l’ambito applicativo in relazione ad esigenze connesse alle sostituzioni
e alla stagionalità.
Tenendo
conto delle realtà imprenditoriali più piccole, il provvedimento consente alle imprese che occupano fino a 5 dipendenti
di stipulare comunque un contratto a termine.
La
nota ministeriale ricorda, infine, che il Parlamento sarà presto chiamato a pronunciarsi
sui contenuti del Decreto, fornendo ulteriori spunti e proposte per un’eventuale
miglioramento delle previsioni normative.
Valerio
Pollastrini
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