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sabato 15 marzo 2014

Primi chiarimenti sulla modifica della disciplina dei contratti a tempo determinato

Il 14 marzo 2014, a soli due giorni dalla presentazione delle misure previste dal piano per il lavoro messo a punto dal Governo, il Ministero del lavoro ha fornito alcuni chiarimenti sulle disposizioni riguardanti i contratti a tempo determinato.

Con l'entrata in vigore del Decreto Legge, il datore di lavoro potrà sempre instaurare rapporti di lavoro a tempo determinato privi di causale, nel limite di durata di trentasei mesi.

Tale disposizione modifica la disciplina previgente che riservava questa possibilità solo al primo rapporto di lavoro a tempo determinato.

Sempre entro il termine massimo di 36 mesi, sarà inoltre possibile prorogare il contratto a termine fino ad un massimo di 8 volte, a patto che le proroghe si riferiscano alla stessa attività lavorativa per la quale il contratto è stato inizialmente stipulato.

Nell'introdurre il limite del 20% di contratti a termine che ciascun datore di lavoro può stipulare rispetto all’organico complessivo dell’azienda, il Decreto lascia alla contrattazione collettiva la possibilità di modificare il suddetto limite quantitativo, oltre ad escluderne l’ambito applicativo  in relazione ad esigenze connesse alle sostituzioni e alla stagionalità.

Tenendo conto delle realtà imprenditoriali più piccole, il provvedimento consente  alle imprese che occupano fino a 5 dipendenti di stipulare comunque un contratto a termine.

La nota ministeriale ricorda, infine, che  il Parlamento sarà presto chiamato a pronunciarsi sui contenuti del Decreto, fornendo ulteriori spunti e proposte per un’eventuale miglioramento delle previsioni normative.

Valerio Pollastrini

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