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martedì 27 agosto 2013

Riduzione del precariato nella Pubblica Amministrazione


Il 26 agosto il Consiglio dei ministri ha approvato rispettivamente un decreto legge ed un disegno di legge per la riorganizzazione e la modernizzazione della Pubblica amministrazione.

L'obiettivo principale dichiarato dal Governo è quello di fornire una soluzione strutturale al tema del precariato nella p.a, attraverso la riduzione delle forme di lavoro flessibile e l’apposizione di idonee barriere per evitare percorsi “privilegiati” per le assunzioni.

I contratti tipici della pubblica amministrazione torneranno dunque ad essere quelli a tempo indeterminato.

Previsto inoltre un processo di stabilizzazione degli attuali “precari” su basi meritocratiche. Sono state infatti disposte delle procedure selettive affinché, tra coloro che negli ultimi cinque anni hanno avuto un contratto a tempo determinato per almeno tre anni, si scelgano i migliori. Il decreto legge in commento ha  riservato a questi soggetti una quota di riserva pari al 50% dei posti disponibili nei concorsi di assunzione.

A proposito delle procedure di ammissione, la norma prevede l’esplicito obbligo di assumere tutti i vincitori di concorso. Questa disposizione riguarderà anche gli idonei, ma solo per le graduatorie più recenti.

Valerio Pollastrini

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