Il richiamo in arrivo da parte dell’Unione europea e il
taglio delle stime del pil 2016 già annunciato dal governo comporteranno una
correzione dei conti pubblici: è quindi ormai scontata una manovra che va da 3
miliardi fino a 9 miliardi di euro. Il premier Matteo Renzi ha dichiarato che
il prodotto interno lordo quest’anno salirà dell’1,4%, quindi meno rispetto
all’1,6% previsto negli scorsi mesi. La crescita tuttavia potrebbe fermarsi
all’1% e questo comporterebbe un intervento volto a contenere l’impatto
negativo sulle finanze dello Stato: dovranno essere aumentate le tasse oppure
bisognerà sperare in una improbabile revisione della spesa pubblica. Così il
Centro studi di Unimpresa mentre l’Ue dovrà dare indicazioni sul rientro del
disavanzo sui conti pubblici italiani.
A pesare sull’andamento della finanza statale sono anche le
sulle stime del pil 2016 del governo, che con ogni probabilità saranno riviste
al ribasso. Ogni punto decimale di pil “vale” circa 1,5 miliardi di euro,
considerando che l’intero prodotto interno lordo si attesta attorno ai 1.500
miliardi. Ne consegue che una revisione al ribasso pari allo 0,2%, cioè il pil
in crescita all’1,4% e non più all’1,6%, comporterebbe una manovra correttiva
di 3 miliardi. Intervento che salirebbe rispettivamente a 6 e 9 miliardi
qualora il pil si fermasse all’1,2% o all’1%. Il quadro complessivo che sarà
meglio delineato dallo stesso governo entro la metà di aprile con il Documento
di economia e finanza, secondo il Centro studi di Unimpresa, evidenzierà in
ogni caso una debolezza strutturale della congiuntura. Tutto ciò avrà
inevitabili conseguenze sia sul programma futuro dell’esecutivo sia sulle
promesse già fatte, specie in campo fiscale. Tenuto conto, peraltro, che la
spending review è una missione impraticabile, come dimostrato dall’aumento di
52 miliardi delle spese correnti della pubblica amministrazione nel 2015
rispetto al 2014, è assai probabile che qualsiasi misura correttiva si traduca
in un aumento delle tasse sia sulle famiglie sia sulle imprese.
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