"L'anno scorso i rapporti di lavoro cessati a causa di
un licenziamento sono stati 841.781, con un calo dell'8,14% rispetto al 2014. I
dati sono del Ministero del Lavoro. Il calo più consistente riguarda l'ultimo
trimestre con un -14,9% dei licenziamenti. Nell'ultimo periodo del 2015,
infatti, sono stati registrati 243.206 licenziamenti, in discesa di 42.487
rispetto all'ottobre-dicembre del 2014. Sono diminuiti soprattutto i
licenziamenti degli uomini (-18,4%) mentre per le donne si sono ridotti del
9,3%. Proprio un anno fa è entrato in vigore il contratto a tutele crescenti
per i nuovi assunti. Per quanto riguarda le assunzioni, nel quarto trimestre
del 2015 sono stati attivati 2.506.704 contratti di lavoro dipendente e
parasubordinato, con una crescita del 7,2% (quasi 170 mila unità su base annua)
rispetto allo stesso periodo del 2014. Per i contratti stabili, l'aumento è di
oltre il 100% rispetto allo stesso periodo del 2014 (371.519 in più).
Nell'intero 2015 sono stati attivati 2.346.101 nuovi contratti a tempo
indeterminato con un aumento del 43,5% sul 2014 (+711.620 assunzioni stabili).
Questi dati parlano chiaro: dopo anni di disastri, il bilancio della riforma
del lavoro è molto positivo e indicano un cambiamento netto nel sistema
socio-economico del Paese", ha sottolineato il sen. Massimo Cassano,
sottosegretario al Lavoro.
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