
L’Italia ritiene che
lo stesso approccio debba essere applicato alle spese sostenute dal Paese per
far fronte al flusso di rifugiati dal Nord Africa dopo la crisi della Libia.
Tale evento ha infatti provocato un flusso eccezionale di migranti e le
conseguenti attività di salvataggio, accoglienza e riconoscimento hanno
generato spese che devono essere trattate nella contabilità nazionale in modo
analogo alle spese eccezionali sostenute per la crisi siriana.
Poiché le coste
italiane sono sempre state interessate dallo sbarco di migranti provenienti dal
Nord Africa, nel Documento programmatico di bilancio 2016 sono state
individuate le soglie che possono essere considerate fisiologiche e quindi si è
fornita evidenza dell'incremento di spesa dovuto alle circostanze eccezionali.
Alla luce di queste
spese eccezionali il Governo ha formulato la Legge di Stabilità 2016 in maniera
tale da considerare che venga scorporato dal calcolo del deficit ai fini del
rispetto del Patto di Stabilità e Crescita un importo pari allo 0,2% del PIL.
Nella dichiarazione
inserita a verbale della odierna riunione del Coreper non vi è pertanto alcuna
richiesta aggiuntiva di flessibilità.
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