Approvati in veste definitiva insieme a Unico 2016
Online i modelli da utilizzare per la comunicazione dei dati
rilevanti ai fini dell’applicazione degli studi di settore, relativi alle
attività economiche nel settore delle manifatture, dei servizi e alle attività
professionali e del commercio. Un provvedimento del direttore dell’Agenzia
delle Entrate li approva definitivamente con quattro mesi di anticipo rispetto
allo scorso anno e in sincronia con la pubblicazione di Unico 2016, da oggi
nella veste finale. Già aperto il cantiere per la semplificazione, con lo stop
all’obbligo di presentazione per il 2015 dei modelli Ine (indicatori di
normalità economica) e del modello di comunicazione dei dati rilevanti ai fini
dell’applicazione degli studi per i contribuenti che hanno cessato l’attività
nel corso del periodo d’imposta o che si trovano in liquidazione ordinaria. Due
adempimenti ritenuti non più necessari, grazie alla sempre maggiore
integrazione delle diverse banche dati a disposizione dell’Agenzia.
Focus sui nuovi modelli - Nel dettaglio, i modelli riguardano
51 studi per il settore delle manifatture; 60 studi per il settore dei servizi;
24 studi per i professionisti; 69 studi per il settore del commercio. Devono
essere presentati dai contribuenti soggetti agli studi di settore (e da coloro
che sono comunque tenuti, anche se esclusi dall’applicazione degli studi) che
nel periodo d’imposta 2015 hanno esercitato in via prevalente una delle
attività economiche nei diversi settori per le quali risultano approvati, con
decreto ministeriale, gli studi di settore, indicati nell’allegato 1 del
provvedimento. I modelli vanno inviati per via telematica insieme alla
dichiarazione dei redditi modello Unico. La trasmissione dei dati all’Agenzia
delle Entrate deve essere effettuata direttamente, attraverso il servizio telematico
Entratel o Fisconline, o tramite intermediari incaricati. I nuovi modelli
contengono anche le informazioni relative ai correttivi crisi, individuate
sulla base della metodologia presentata alla Commissione degli esperti nella
seduta del 2 dicembre 2015.
Semplificazioni in cantiere - Alla luce delle indicazioni
per la semplificazione degli adempimenti contenute nell’Atto di indirizzo del
Ministro dell’Economia e delle Finanze per gli anni 2016-2018, è prevista
l’eliminazione dell’obbligo di presentare i modelli Ine (Indicatori di
normalità economica) e il modello di comunicazione dei dati rilevanti ai fini
dell’applicazione degli studi di settore per i contribuenti che hanno cessato
l’attività nel corso del periodo d’imposta o che si trovano in liquidazione
ordinaria. Con riferimento all’anno d’imposta 2015, questi due adempimenti,
infatti, risultano non più necessari poiché eventuali ricavi/compensi non
dichiarati o rapporti di lavoro irregolare potranno essere efficacemente
rilevati attraverso l’integrazione e l’analisi delle diverse banche dati a
disposizione dell’Agenzia delle Entrate.
Le altre novità - Entrano nei quadri “F” e “G” degli
appositi campi in cui imprenditori e professionisti possono indicare la
maggiorazione del 40% del costo di acquisizione di beni materiali strumentali
nuovi, riconosciuta, per incentivare gli investimenti, dalla legge di stabilità
per il 2016. Gli stessi quadri tengono inoltre conto dell’applicazione del
regime fiscale di vantaggio per l’imprenditoria giovanile e lavoratori in
mobilità. Struttura semplificata, inoltre, per il quadro “F”: per gli studi
evoluti per il periodo d’imposta 2015 è stato infatti accorpato il contenuto
dei righi F14 e F15, come già fatto per gli studi evoluti per l’anno 2014,
mentre nel quadro “X” è possibile rettificare il peso di alcune variabili.
Quadro “V” dedicato alle cooperative a mutualità prevalente, ai soggetti che
redigono il bilancio secondo i principi contabili internazionali e a coloro che
rientrano nel regime fiscale di vantaggio per l’imprenditoria giovanile e i
lavoratori in mobilità nel periodo d’imposta precedente. Entra poi un apposito
quadro “Z” nei modelli relativi ad alcuni studi che andranno in evoluzione per
il periodo d’imposta 2017: servirà per chiedere ulteriori informazioni utili ai
fini dell’aggiornamento degli studi stessi.
Dove trovare i modelli - Il testo del provvedimento è
disponibile nella sezione Normativa e Prassi del sito internet
www.agenziaentrate.it, mentre i modelli sono consultabili sullo stesso sito seguendo
il percorso: Cosa devi fare > Dichiarare > Studi di settore e parametri
> Studi di settore > Modelli e istruzioni 2016.
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