Oltre 3mila imprenditori balneari hanno firmato la petizione
promossa da CNA Balneatori, attraverso il sito www.cna.it, per “difendere il cuore del turismo italiano” e il “diritto
di esistere” delle 30mila imprese che operano in questo settore.
La petizione, presentata questa mattina a Roma in occasione
della conferenza stampa sul tema delle imprese di balneazione organizzata dai
senatori del Pd, Manuela Granaiola e Salvatore Tomaselli, contiene quattro
richieste: una proroga consistente del termine di scadenza delle concessioni;
la revisione della disciplina dei canoni demaniali e delle imposte connesse; la
“massima determinazione” nel confronto fra il Governo italiano e la Commissione
Europea per ottenere il riconoscimento della specificità italiana delle imprese
di balneazione; la riforma del sistema
per arrivare a gare ad evidenza pubblica per le nuove concessioni.
CNA Balneatori ha anche inviato, nei giorni scorsi, una
lettera/appello a tutti i comuni costieri invitandoli a trasmettere alla
Presidenza del Consiglio i dati aggiornati sul Demanio marittimo, richiesti da
oltre un anno, finora senza risultato.
L’obiettivo è la costruzione, in tempi rapidi, di una nuova
mappa finalizzata alla tutela delle zone
costiere, che permetta di conoscere le aree già concesse, quelle ancora
concedibili e quelle indisponibili a qualsiasi titolo.
Su tutti questi temi
il 15 febbraio CNA Balneatori incontrerà a Sanremo Marco Scajola,
Assessore Regionale al Turismo in Liguria e Coordinatore Nazionale delle
Regioni per il Demanio. Un incontro organizzato in vista di quello che si terrà
due giorni dopo a Roma fra tutti gli assessori regionali. Prima del 17 febbraio
è in agenda anche un incontro di CNA Balneatori con Giovanni Lolli,
Coordinatore nazionale per il Turismo delle Regioni e Vice Presidente della
Giunta regionale abruzzese.
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