Vai libera anche alla firma grafometrica per gli atti
notarili
I notai e le altre figure abilitate potranno iscrivere per
via telematica al registro generale dei testamenti gli atti di ultima volontà
dei loro clienti, ma dovranno adottare precise misure per garantirne la
riservatezza.
Il Garante della privacy ha dato parere positivo [doc. web
n. 4538494] allo schema di Regolamento, predisposto dal Ministero della
Giustizia, per la trasmissione telematica dei dati al "registro generale
dei testamenti", istituito presso l'Ufficio centrale degli archivi
notarili del Ministero stesso. L'Autorità ha però chiesto di rafforzare le misure
di sicurezza previste, nonché di perfezionare il testo dello schema di decreto
al fine di garantire la piena validità dei testamenti e la loro segretezza fino
alla morte di chi li ha presentati.
L'innovazione introdotta dà attuazione alla normativa del
settore, in particolare alla Convenzione di Basilea che istituisce un sistema
comune di registrazione dei testamenti, così da consentirne la conoscenza agli
aventi diritto che si trovano anche in altri paesi europei.
Per l'iscrizione telematica al registro, i notai e gli altri
soggetti abilitati, inclusi i capi degli archivi notarili dovranno compilare
una apposita scheda - sottoscritta mediante firma digitale o firma elettronica
qualificata - nella quale saranno
riportati i dati personali la cui trasmissione è obbligatoria: nome e cognome,
data e luogo di nascita, domicilio o residenza del testatore e nome e cognome e
sede del pubblico ufficiale che ha ricevuto o è depositario dell'atto.
Al fine di assicurare maggiori tutele ai dati personali -
anche in considerazione del fatto che non solo il contenuto del testamento ma
l'informazione della sua stessa esistenza devono rimanere segrete fino alla
morte del soggetto – il Garante ha chiesto di migliorare le modalità tecnico
operative adottando, tra l'altro, non le misure "minime" di
sicurezza, ma quelle "idonee" al trattamento. Particolare attenzione
è stata posta anche sulla gestione delle eventuali iscrizioni non andate a buon
fine (ad esempio per il mancato pagamento dell'imposta di bollo o per la non
conformità del documento informatico inviato), in modo tale che il documento
non vada perso o non divenga accessibile a persone che non ne hanno diritto.
L'Autorità ha inoltre chiesto di essere consultata al momento della
predisposizione delle regole tecniche che dovranno essere predisposte dal
direttore generale dell'Ufficio centrale degli archivi notarili.
Sempre in riferimento all'attività notarile, il Garante ha
anche dato via libera [doc. web n. 4538440] all'introduzione di un sistema di
firma grafometrica – sottoposto all'Autorità
dal Consiglio Nazionale del Notariato - da utilizzare per rafforzare le
garanzie di autenticità e integrità dei documenti informatici sottoscritti. Nel
corso della verifica preliminare del nuovo sistema, l'Autorità ha prescritto ai
titolari dei trattamenti di adottare alcune misure per accrescere le tutele
relative ai dati biometrici degli interessati.
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