Nel 2014 registrati 1.736 lavoratori con malattie
professionali asbesto-correlate e 414 casi mortali: una realtà drammatica che
vede l’Istituto promotore di un'attività di prevenzione ad ampio raggio.
L’intervento del presidente Massimo De Felice all’assemblea della Commissione
infortuni sul lavoro del Senato
ROMA – Sono 1.736 i casi di lavoratori con malattie
professionali asbesto-correlate registrati nel 2014 (erano 1.907 nel 2013 e
1.726 nel 2012). In decrescita i casi mortali: dai 658 del 2012 ai 414 dello
scorso anno. Sono stati gli “open data” disponibili sul portale dell’Inail il
punto di partenza dell’intervento del presidente dell’Istituto, Massimo De
Felice, in occasione dell’Assemblea nazionale sull’amianto svolta ieri, a Roma,
presso Palazzo Giustiniani, e promossa dalla Commissione infortuni sul lavoro
del Senato.
I dati del “Fondo
vittime dell’amianto”.
“Si tratta di numeri che dicono quanto la sfida è ancora
aperta – ha affermato De Felice, facendo riferimento al titolo della giornata
che ha visto la partecipazione di una folta rappresentanza di tutte le
Istituzioni che hanno competenza in questa materia – I lineamenti del fenomeno
si completano con i dati del ‘Fondo vittime dell’amianto’: i beneficiari – e
uso il termine burocratico tristemente inadeguato – sono aumentati dai 13.965
del 2008 ai 17.428 del 2014”.
Il manuale d’uso
sulla “Classificazione e gestione dei rifiuti contenenti amianto”.
De Felice ha ripercorso, così, le attività messe in atto
dall’Inail in materia di contrasto all’amianto. A cominciare dalla
pubblicazione, alla fine del 2014, del ‘manuale d’uso’ sulla “Classificazione e
gestione dei rifiuti contenenti amianto”, documento che affronta in maniera
approfondita e analitica tutte le principali problematiche legate alla
classificazione di questi materiali altamente pericolosi al fine di favorirne
il corretto smaltimento e che fornisce, al contempo, importanti indicazioni
operative per tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori.
In elaborazione la
nuova mappatura delle discariche che accettano Rca.
De Felice ha ricordato anche il nuovo rapporto – attualmente
in fase di elaborazione – sulla ‘Mappatura delle discariche che accettano in
Italia i rifiuti contenenti amianto e loro capacità di smaltimento passate,
presenti e future”, che riporterà i dati sulle discariche (chiuse, in
esercizio, sospese e sulle nuove autorizzazioni in corso per nuovi impianti
autorizzati ad accettare Rca) e dove verranno indicati i volumi smaltiti,
l’andamento evolutivo dei loro volumi e le volumetrie residue ancora disponibili.
“Molti di questi nuovi dati sono già disponibili – ha ricordato il presidente
dell’Inail – Cito soltanto due numeri: nel 2014 sono 23 le discariche in
esercizio e 42 le discariche chiuse, il maggior numero delle quali –
nell’ordine – in Sardegna, Veneto e Piemonte. Si tratta di dati che possono
essere preziosi per l’azione politica”.
Un tema ricorrente
nel Piano della ricerca 2016-2018.
Dopo un’approfondita disamina sui dati contenuti nel V
Rapporto Renam, De Felice ha fatto riferimento a quelle che ha definito le
“azioni progettate” dell’Inail. “L’amianto è tema ricorrente nel Piano della
ricerca 2016-2018, in fase di definizione, e ha spazio nei programmi della
ricerca cosiddetta ‘obbligatoria’ – ha sostenuto – Ma in più abbiamo un
‘programma speciale amianto’ tra le ricerche qualificate ‘discrezionali’, con
uno stanziamento annuo di circa un milione e mezzo di euro. E’ un programma
finalizzato all’integrazione di banche dati per un più efficace controllo del
fenomeno, alla definizione di protocolli per la tutela degli addetti alle
attività di bonifica, a fornire elementi per la semplificazione normativa”.
Gli stanziamenti
dedicati nel prossimo Bando Isi 2015.
Infine De Felice ha citato “il fatto senza dubbio più
rilevante, perché è il più concreto”. “Oltre alla conoscenza necessaria per il
ben agire, c’è bisogno di fare, di sostenere le azioni – ha spiegato – L’avviso
pubblico ‘Isi 2015’ relativo agli incentivi economici in materia di salute e
sicurezza sul lavoro, che l’Inail sta definendo, porterà nel 2016 lo
stanziamento di circa 83 milioni di euro per interventi di rimozione trasporto
e smaltimento in discarica autorizzata dei materiali contenenti amianto”. Tra
questi, ha precisato, sono ammesse anche spese relative all’acquisto di materiale
sostitutivo e alla sua messa in opera. “Penso che questo stanziamento
rappresenti un modo di affermare saggezza politica – ha concludo il presidente
dell’Inail – Ovvero, potere gestire l’incentivazione con il sostegno di
conoscenze della nostra tecnostruttura altamente qualificate e con la garanzia
di una solida cultura del controllo degli esiti”.
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