Nel terzo trimestre dell'anno il Pil è aumentato dello 0,2%
rispetto al trimestre precedente e dello 0,8% nei confronti dello stesso
periodo del 2014, lo 0,1% in meno in confronto alla stima diffusa il 13
novembre. La variazione acquisita per il 2015 è pari a +0,6%. Spesa delle
famiglie ai massimi dal 2011.
Rallenta la crescita nel terzo trimestre del 2015. Nel
periodo luglio-settembre il prodotto interno lordo è aumentato dello 0,2%
rispetto al trimestre precedente e dello 0,8% nei confronti del terzo trimestre
del 2014. Lo ha comunicato l'Istat che ha confermato la variazione
congiunturale diffusa il 13 novembre scorso mentre ha rivisto al ribasso la
crescita tendenziale (la stima era 0,9%). Il terzo trimestre del 2015 ha avuto
quattro giornate lavorative in più del trimestre precedente e una giornata
lavorativa in più rispetto al terzo trimestre del 2014. La variazione acquisita
per il 2015 è pari a +0,6%. L'obiettivo del governo, fissato nella nota di
aggiornamento del Def, è di un Pil a +0,9% nel 2015. Rispetto al trimestre
precendente, per i principali aggregati della domanda interna sono stati
registrati andamenti divergenti: consumi finali nazionali sono cresciuti dello
0,4%, mentre gli investimenti fissi lordi hanno segnato una flessione dello
0,4%. Riguardo alle componenti estere, le importazioni sono aumentate dello
0,5% e le esportazioni sono diminuite dello 0,8%. La domanda nazionale al netto
delle scorte ha contribuito per +0,2 punti percentuali alla crescita del Pil
(+0,2 i consumi delle famiglie e delle Istituzioni Sociali Private, +0,1 la
spesa della Pubblica Amministrazione e -0,1 gli investimenti fissi lordi). La
variazione delle scorte ha contribuito positivamente 0,3 punti percentuali,
mentre l'apporto della domanda estera netta è stato negativo per 0,4 punti
percentuali. Si rilevano andamenti congiunturali positivi per il valore
aggiunto di tutti i principali comparti, con incrementi di 2,3%
nell'agricoltura, 0,3% nell'industria e 0,1% nei servizi. Si registrano
variazioni positive del valore aggiunto anche in termini tendenziali: 3,7%
nell' agricoltura, 0,9% nell'industria e 0,5% nei servizi. Infine, per quanto
riguarda la spesa delle famiglie, si è regitrato un aumento dell' 1,1% rispetto
allo stesso periodo dell'anno scorso: si tratta dell' incremento più alto dal
primo trimestre del 2011.
La spesa delle famiglie sul territorio nazionale ha
registrato un aumento, in termini congiunturali, dello 0,4%: in particolare gli
acquisti di beni durevoli sono cresciuti dello 0,6%, quelli di beni non
durevoli dello 0,3%, quelli dei beni semidurevoli dell' 1,8% e gli acquisti di
servizi dello 0,2%.
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