L’analisi dei dati Istat pubblicati stamane evidenzia come
il mercato del lavoro mostra della pause in un trend di ripresa: dopo la
crescita degli occupati tra giugno e agosto (+0,5%) e il calo di settembre
(-0,2%), ad ottobre 2015 gli occupati segnano ancora una flessione dello 0,2%.
Focalizzando l’attenzione sulla dinamica annuale si osserva che l’occupazione
cresce dello 0,3% (+75 mila persone occupate) e il tasso di occupazione sale di
0,4 punti.
Il tasso di disoccupazione ad ottobre segna un leggero calo
congiunturale fissandosi all’11,5%, con un calo di 1,5 punti negli ultimi
dodici mesi, calo quasi doppio rispetto al -0,8 punti registrato dall’Eurozona.
La crescita dell’occupazione è sostenuta dal lavoro
dipendente che sale di 158 mila unità (+0,9%), di cui 13 mila per lavoro
dipendente stabile (0,1%) e 146 mila di lavoro dipendente a termine (+6,2%).
Prosegue la fase di selezione per il lavoro indipendente che segna una
diminuzione di 83 mila occupati (-1,5%).
La domanda di lavoro dipendente è sostenuta dalle micro e
piccole imprese (MPI): nel 2015 le previsioni di assunzioni alle dipendenze in
micro e piccole imprese sono pari a 450.900 unità, il 54,2% delle assunzioni
totali. Le imprese artigiane rappresentano un perno chiave delle MPI italiane e
con 2.823.800 addetti determinano il 28,9% dell’occupazione di micro e piccole
imprese fino a 20 addetti.
Il comunicato stampa pubblicato stamane dall’Istat fornisce
per la prima volta i dati mensili per classi di età; nel dettaglio si osserva
nell’ultimo anno una leggera crescita dell’occupazione nel segmento più
giovane, con un aumento di 23 mila occupati under 35, pari al +0,5%, a fronte
di un ampio calo negli adulti 35-49 anni (flessione di 175 mila occupati, pari
al -1,7%) e un forte aumento degli occupati senior con 50 anni ed oltre, in
salita di 226 mila unità, pari al +3,1%. A spiegare l’andamento dell’occupazione
nelle diverse classi di età contribuisce il progressivo invecchiamento della
popolazione a cui si somma la maggiore partecipazione al mercato del lavoro
determinata dalle minori uscite per pensionamento a seguito dei cambiamenti
della normativa previdenziale; nel dettaglio si stima che tra gennaio 2013 a
settembre 2015 il 70% della crescita occupazionale degli occupati tra 50 e 64
anni è determinato dalla maggiore partecipazione al lavoro e il restante 30%
dalla crescita demografica.
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