Per il 2014, la spesa media di gestione di un conto corrente
è stata di 82,2 euro, in aumento di 0,3 euro rispetto al 2013. Il lieve
incremento è dipeso interamente dall’aumento del numero di operazioni bancarie
effettuate dalla clientela sui propri conti. Le commissioni unitarie per
operazione sono mediamente diminuite mentre la spesa per canoni e altri oneri
fissi è sostanzialmente rimasta invariata.
La spesa media di gestione del conto corrente può essere
confrontata con l’Indicatore Sintetico di Costo (ISC), riportato nella
comunicazione di fine anno inviata ai clienti e nei fogli informativi
disponibili presso gli sportelli bancari.
Attraverso questo confronto, il cliente è in grado di
valutare la convenienza del contratto sottoscritto o che intende sottoscrivere
in funzione delle proprie esigenze operative.
Nel 2014, per circa un quarto del totale dei conti correnti,
il costo effettivo è stato superiore all’ISC. La commissione onnicomprensiva
sugli affidamenti è stata all’incirca pari all’1,7 per cento del credito
accordato, 0,3 punti percentuali al di sotto del limite massimo previsto dalla
normativa; le commissioni unitarie applicate sugli sconfinamenti e sugli
scoperti di conto corrente (CIV) sono aumentate, sebbene siano state
riscontrate ampie fasce di clientela che hanno beneficiato dell’esenzione dal
pagamento di queste commissioni. Sul sito web della Banca d'Italia sono
disponibili la sintesi dell’indagine (http://www.bancaditalia.it/media/approfondimenti)
e il testo (http://www.bancaditalia.it/compiti/vigilanza/analisi-sistema).
Nessun commento:
Posta un commento