I primi segnali di ripresa fanno risalire (di poco) la
difficoltà di reperimento: interessa 76mila posti di lavoro, 1 su 10
L'Italia della Net
economy e dell'Industria 4.0, quella che cerca ingegneri e maghi della Rete (il
cui cuore è la Lombardia), è l'ambito in cui si concentra il gap tra domanda e
offerta di lavoro che continua ad affliggere il nostro Paese malgrado una disoccupazione
a due cifre.
Come mostra l'istantanea sul mercato del lavoro nel 2015,
scattata dal Sistema informativo Excelsior di Unioncamere e Ministero del
Lavoro e diffusa in occasione di Job&Orienta (il Salone nazionale
sull’orientamento, scuola, formazione e lavoro, in corso a Verona), quest'anno
sono 76mila i profili professionali ricercati dalle imprese dell'industria e
dei servizi ma ritenuti non facili da trovare.
Sebbene in lieve risalita rispetto al 2014, la difficoltà di
reperimento di personale, indicata dal settore privato, rappresenta
"solo" il 10,6% delle 722mila assunzioni che le imprese contano di
effettuare entro il 2015 (era il 10% lo scorso anno). Un valore ben distante da
quello cui si era abituati prima della crisi del 2008, quando arrivava a
riguardare quasi il 30% delle assunzioni programmate dalle imprese.
Nessun commento:
Posta un commento