Moncalvo nell’esprimere apprezzamento per il ddl organico
di contrasto al caporalato e al lavoro nero in agricoltura approvato dal
Consiglio dei Ministri. Occorre combattere senza tregua il becero sfruttamento
che - ha sottolineato Moncalvo - colpisce spesso la componente piu' debole dei
lavoratori agricoli, con pene severe e rigorosi controlli. Serve - ha precisato
Moncalvo - una grande azione di responsabilizzazione di tutta filiera, dal
campo alla tavola, per garantire che dietro tutti gli alimenti, italiani e stranieri,
in vendita sugli scaffali, ci sia un percorso di qualità che riguarda
l’ambiente, la salute ed il lavoro, con una equa distribuzione del valore. E
questo - ha denunciato - non è possibile se i pomodori nei campi sono
sottopagati a 8 centesimi al chilo e le arance ancora di meno. Dobbiamo
impegnare le nostre forze – ha concluso Moncalvo - in una operazione di
trasparenza e di emersione mettendo a punto un patto di emancipazione
dell’intero settore agricolo in grado di distinguere chi oggi opera in condizioni
di sfruttamento e di illegalità da chi produce in condizioni di legalità come
la stragrande maggioranza delle imprese agricole che hanno assunto regolarmente
oltre un milione di lavoratori di cui 322mila immigrati, provenienti da ben 169
diverse nazioni nel 2014.
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