I principi enunciati nella Legge Delega di Riforma fiscale,
che le micro, piccole e medie imprese italiane attendevano da tempo, non sono
stati attuati e, pertanto, la riforma fiscale, di fatto, è a tutt’oggi una
riforma “monca”. E’ questo, in sintesi, il giudizio che Rete Imprese Italia ha
espresso in occasione di un incontro con il Viceministro dell’Economia e delle
Finanze, Luigi Casero. Nell’incontro, che si è svolto in un clima positivo, il
Viceministro si è reso disponibile a valutare i margini di compatibilità delle
richieste e delle proposte in materia di fisco illustrate da Rete Imprese
Italia in vista della prossima manovra economica. In particolare, Rete Imprese Italia chiede di
inserire nella prossima legge di stabilità le seguenti misure: istituzione
dell’Imposta sul Reddito Imprenditoriale (“IRI”), finalizzata a dare concreti
benefici fiscali a chi reinveste nella propria azienda gli utili; la tassazione
del reddito delle imprese in contabilità semplificata secondo il “criterio di
cassa”; la modifica del regime forfettario introdotto dalla legge di stabilità
2015, con lo scopo di incrementare le soglie di accesso e ridurre l’imposta
sostitutiva; la definizione dei criteri che escludono le piccole imprese ed i
lavoratori autonomi privi dell’“autonoma organizzazione” dal pagamento
dell’IRAP.
Nel corso
dell’incontro, Rete Imprese Italia ha inoltre chiesto al Governo di mantenere
l’impegno assunto con il Def di eliminare le clausole di salvaguardia previste
per il 2016, un’eventualità che inciderebbe, pesantemente, sulla ripresa dei
consumi.
Nell’ambito
dell’annunciata revisione della fiscalità locale e del conseguente prelievo
sugli immobili, Rete Imprese Italia ha ribadito la necessità di: semplificare
il sistema di tassazione immobiliare, prevedendo un unico tributo – la futura
“local tax” – che accorpi IMU e TASI, garantire una tassazione ridotta sugli
immobili strumentali all’attività d’impresa, prevedere la totale deducibilità
del nuovo tributo dalle imposte dirette (IRPEF/IRES) e dall’IRAP.
In particolare, in
materia di IRAP, Rete Imprese Italia sollecita ulteriori interventi al fine di
ridurre l’incidenza dell’imposta soprattutto sulle imprese di minori dimensioni
proponendo l’estensione della “no tax area” IRAP attraverso l’incremento della franchigia,
innalzando il limite dagli attuali 10.500 euro a 20.000 euro, in favore delle
imprese individuali, delle società di persone e dei professionisti. E, sempre
in materia di IRAP, prevedere l’esclusione anche del costo del lavoro relativo
a contratti a tempo determinato, in primis, quelli concernenti attività a
carattere stagionale. Misura che completerebbe il processo di esclusione del
costo del lavoro dalla base imponibile.
Tra le altre
richieste illustrate da Rete Imprese Italia, la proroga per il 2016 delle
agevolazioni fiscali relative agli interventi di ristrutturazione edilizia,
compreso il “bonus mobili”, e di riqualificazione energetica; l’abrogazione del
meccanismo dello “split payment” che, oltre a procurare notevoli difficoltà
finanziarie a tutte le imprese fornitrici della P.A., risulta anche superfluo a
seguito dell’introduzione obbligatoria della fatturazione elettronica nelle
transazioni commerciali effettuate nei confronti della P.A.; il ripristino,
infine, della precedente misura del 4% della ritenuta applicata dalle banche
sui bonifici relativi a detrazioni fiscali in quanto l’attuale ritenuta dell’8%
risulta eccessivamente onerosa per le imprese.
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