A partire dal 23 novembre 2015,
infatti, le dimissioni e le risoluzioni consensuali dei rapporti di lavoro
dovranno essere effettuate, a pena di inefficacia, esclusivamente attraverso
modalità telematiche su appositi moduli che il Ministero del Lavoro è chiamato
ad elaborare nei prossimi giorni, rendendoli disponibili sul sito www.lavoro.gov.it. Detti moduli dovranno
poi essere trasmessi al datore di lavoro
e alle competenti Direzioni territoriali del lavoro.
Sul punto, va precisato che la
trasmissione dei moduli potrà avvenire anche per il tramite dei patronati,
delle organizzazioni sindacali nonché degli enti bilaterali e delle commissioni
di certificazione.
Entro i successivi sette giorni il
lavoratore avrà poi la facoltà di
revocare le dimissioni o la risoluzione consensuale.
Salvo che il fatto costituisca
reato, il datore di lavoro che alteri i moduli è punito con la sanzione amministrativa da
euro 5.000 ad euro 30.000.
Per espressa dizione del
legislatore resteranno escluse dalla nuova procedura le dimissioni rese
nell’ambito del lavoro domestico nonché quelle
siglate nelle sedi preposte alle rinunce e transazioni ex art.2113 c.c.
o avanti alle commissioni di certificazione di cui all’articolo 76 del decreto
legislativo n.276 del 2003.
Dott. Valerio Pollastrini
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