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sabato 31 ottobre 2015

Inail - Le buone pratiche al centro della chiusura della campagna “Ambienti di lavoro sani e sicuri”

Inail, News del 30 ottobre 2015

Si è svolto a Roma l’evento conclusivo dell’edizione italiana 2014-2015, promossa da Eu-Osha e col coordinamento dell’Inail in qualità di focal point nazionale. Il direttore centrale Prevenzione dell’Istituto, Ester Rotoli: “Un percorso all’insegna della cooperazione, della condivisione e della partecipazione”

ROMA – Sono state le imprese e le organizzazioni che hanno partecipato al concorso “Premio europeo per le buone pratiche” le protagoniste al centro dell’evento di chiusura della campagna nazionale 2014-2015 “Insieme per la prevenzione e la gestione dello stress lavoro-correlato”, organizzata da Eu-Osha, ieri, a Roma, presso Villa Malta. Nel corso della giornata è stata presentata una disamina approfondita sulle 22 buone pratiche promosse dai 17 soggetti che hanno aderito all’iniziativa, terminata con la consegna di una speciale targa di riconoscimento.

Rotoli: “Un patrimonio a disposizione di tutti gli operatori della prevenzione”.
Ad aprire i lavori sono stati Ester Rotoli, direttore centrale Prevenzione Inail e manager Focal point Italia Eu-Osha, e Paolo Onelli, responsabile della direzione generale Tutela delle condizioni di lavoro e relazioni industriali del ministero del Lavoro e delle politiche sociali. Particolarmente soddisfacente è il bilancio fatto dall’Inail, in qualità di Focal point Italia Eu-Osha – ha valutato Rotoli – “per una campagna condotta all’insegna della cooperazione, della condivisione e della partecipazione che mette adesso a disposizione un patrimonio di buone pratiche di essenziale riferimento per tutti quanti vogliono affrontare la gestione dello stress lavoro correlato”.

L’operatività delle esperienze sul campo l’elemento qualificante dei progetti.
Inaugurata dall’Inail a Firenze, il 18 giugno 2014, la campagna nazionale ha visto l’Istituto coinvolgere – attraverso un impegnativo progetto di partnership – una platea di autorevoli soggetti delle istituzioni, del mondo associativo e delle imprese in un articolato percorso di eventi, iniziative e attività di prevenzione. Il risultato di due anni di lavoro intenso ha dato vita, così, ad una pluralità di strategie e di approcci multidisciplinari per la gestione dello stress lavoro correlato – ha sottolineato Onelli – “dove le esperienze sul campo, e la loro concreta operatività, si affermano come elementi essenziali e qualificanti”.

Un complesso di 22 interventi di alto livello qualitativo.
Le buone pratiche sono state successivamente illustrate nel corso di quattro sessioni moderate, rispettivamente, da Fabiola Leuzzi, di Confindustria, da Marco Lupi, della Uil – in rappresentanza anche di Cisl e Cigl –, da Fulvio D’Orsi, del Coordinamento tecnico interregionale, e da Paolo Rossi, per il ministero della Salute. L’insieme delle strategie messe in atto, illustrate da rappresentanti dei 17 soggetti realizzatori, ha definito, così, un panorama di progetti di alto livello qualitativo che ha coinvolto un’area davvero articolata di ambiti di intervento: dalla formazione all’organizzazione, dalla comunicazione/informazione ai codici etici, dai sistemi premianti ai focus group ai programmi di benefici socio-assistenziali.

Generare consapevolezza sul fenomeno all’interno delle aziende e tra i lavoratori.
Selezionati sulla base di criteri rigorosi – quali la pertinenza, la completezza, l’originalità, la partecipazione dei lavoratori, l’efficacia dei risultati e la trasferibilità – le buone pratiche italiane si sono distinte per l’alto valore progettuale e per l’efficacia dei risultati raggiunti: sia per quanto riguarda la concreta gestione dello stress lavoro correlato sia, in particolare, per avere promosso una forte consapevolezza all’interno delle aziende, delle organizzazioni e tra i lavoratori nei confronti di un fenomeno per sua natura insidioso e che, tuttavia, attualmente rappresenta in Europa la seconda causa più frequente dei problemi di salute lavoro-correlati (si stima che lo stress lavoro correlato sia il motivo all’origine di più della metà dei giorni di assenza a lavoro per malattia).

La prossima campagna sarà su sostenibilità e invecchiamento attivo.
Sottolineando lo sforzo comune profuso da tutti gli attori istituzionali e dalle parti sociali – e, insieme, il contributo delle aziende e l’importante adesione dei lavoratori – Rotoli ha evidenziato come la cooperazione, la condivisione e la partecipazione – principi necessari per la garanzia di un’autentica consultazione e di un ascolto reale – siano i “pilastri” essenziali non solo per la promozione della salute e sicurezza sul lavoro ma, più in generale, per la garanzia di dignità, uguaglianza e libertà dell’individuo. “Si tratta di un insieme di valori che, tutti insieme, portano a un’ulteriore dimensione imprescindibile: quella della sostenibilità – ha concluso il direttore centrale Prevenzione dell’Inail – Proprio quella sostenibilità che, insieme al principio dell’invecchiamento attivo, sarà al centro della prossima campagna biennale Eu-Osha, che si svilupperà a partire dalla prossima primavera 2016 e per tutto il 2017”.

L’assegnazione dei riconoscimenti ai partecipanti al premio.
L’evento si è concluso con l’assegnazione dei riconoscimenti ai partecipanti al “Premio europeo per le buone pratiche”. A ricevere la targa sono stati: RS Components; Enel; Tarkett; Hera; Cofely; Futura; Sediin/Aifos; Ufficio scolastico regionale per la Basilicata; Nursing Up; Aubay; Adidas; ministero Affari esteri e cooperazione internazionale; Azienda sanitaria Usl Umbria 1; Unisalento; ministero Sviluppo economico/ministero Beni e affari culturali e turismo; Regione del Veneto – Sezione Prevenzione e sanità pubblica; Azienda per i servizi sanitari n. 5 Bassa friulana.

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