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domenica 4 ottobre 2015

Abi - Incontro ABI-Europarlamentari italiani sul sistema bancario

Abi, Comunicato Stampa del 30 settembre 2015

Al centro del dibattito la “rivoluzione bancaria” e la regolamentazione Ue degli ultimi anni

Si è tenuto oggi al Parlamento europeo un incontro sul sistema bancario italiano, promosso da Antonio Tajani, Vicepresidente del Parlamento europeo, e Roberto Gualtieri, Presidente della Commissione per i problemi economici e monetari, cui hanno preso parte il Presidente dell'Associazione bancaria italiana, Antonio Patuelli, e il Direttore Generale, Giovanni Sabatini.

Al centro del dibattito, al quale hanno partecipato gli Europarlamentari italiani, la “rivoluzione bancaria” e la regolamentazione finanziaria dell'UE degli ultimi anni, culminata con la creazione dell'Unione bancaria. Durante l’incontro sono stati riconosciuti i progressi delle banche italiane in termini di solidità patrimoniale e di costante supporto ai territori, alle imprese, alle famiglie e si è discusso delle prospettive per la stabilità economica dell'UE.

Il Vicepresidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, ha rilevato la necessità di "più Europa, regole comuni e istituzioni forti" per affrontare le sfide di un'economia globalizzata. "Per assicurare stabilità economica nel lungo termine", ha spiegato Tajani, "non sarà sufficiente un Ministro per le Finanze della zona Euro". Secondo Tajani: "dopo l'Unione bancaria e l'Unione dei mercati dei capitali, l'obiettivo deve essere quello di arrivare a un'Unione fiscale, al servizio dell'economia reale e della creazione di occupazione". Tajani ha anche sottolineato l'urgenza di rilanciare la politica industriale europea e risolvere il problema dell'accesso al credito per le PMI. "In questo contesto", ha spiegato Tajani, "le banche devono continuare a sostenere l'economia reale, finanziando start-up, artigiani e piccole e medie imprese".

Roberto Gualtieri, Presidente della Commissione per i problemi economici e monetari del Parlamento Europeo, ha evidenziato che ”dopo la fase di regolamentazione del settore bancario avviata nel corso della scorsa legislatura è arrivato il momento di una valutazione approfondita della legislazione adottata, alla luce della creazione dell'Unione Bancaria e del meccanismo di supervisione unico". Gualtieri ha spiegato che "la Commissione ECON è attualmente impegnata in questo processo, assicurando un pieno esercizio delle proprie prerogative di controllo nell'implementazione delle misure adottate, in particolare attraverso la regolamentazione di secondo livello. Particolare importanza avrà anche la prima relazione annuale sull'Unione Bancaria, che rappresenterà l'occasione per il Parlamento europeo di identificare le aree di criticità e le sfide poste dalla nuova architettura europea di vigilanza". Gualtieri ha anche ricordato che "il completamento dell'Unione bancaria porta con sé la necessità di affiancare ad essa azioni volte a rilanciare la crescita e lo sviluppo e a rafforzare il governo economico dell’euro, lavorando per una autentica integrazione economica e finanziaria sostenibile nel lungo periodo".

Antonio Patuelli, Presidente dell’ABI, ha sottolineato che “sono fatti la ripresa dei mutui, i nuovi prestiti alle imprese e il rinnovato slancio del credito al consumo. Si tratta di alcune premesse positive. Sta operando una nuova energia delle banche operanti in Italia a sostegno di famiglie e imprese, soprattutto piccole e medie imprese. Le banche agiscono ora in un quadro di maggiore stabilità finanziaria europea, garantita dalla BCE-Sistema Europeo delle Banche Centrali, fra cui la Banca d’Italia, e anche da una rinnovata attenzione del Parlamento Europeo verso i temi della crescita e di una regolamentazione equilibrata e costante”. Patuelli ha ricordato che “Alcune regolamentazioni specifiche – in particolare il cosiddetto SMEs supporting factor, che rappresenta un fattore di riduzione degli assorbimenti patrimoniali per i prestiti alle piccole imprese previsto da Basilea3; la possibile revisione del metodo standard di misurazione del rischio di credito in analisi al Comitato di Basilea; la discussione circa l’introduzione di un possibile requisito patrimoniale sui titoli di Stato dell’area dell’euro - potrebbero dispiegare effetti indesiderati sull’economia, sull’occupazione e sulla finanza pubblica, qualora non ben analizzate e controllate”.

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