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martedì 1 settembre 2015

Cdl - 25 miliardi di euro all'anno il mancato gettito da lavoro nero

Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, Comunicato Stampa del 22 agosto 2015

Ogni anno in Italia lavorano 2 milioni di lavoratori totalmente in “nero” con un mancato gettito nelle casse dello Stato di 25 miliardi di euro.

Roma, 21 agosto 2015 - Ogni anno in Italia lavorano circa 2 milioni di lavoratori completamente sconosciuti alle autorità pubbliche. Questi lavoratori producono annualmente una economia sommersa (cioè, retribuzioni) pari a 41 miliardi e 837 milioni di euro e una evasione complessiva di 25 mld di euro di imposte e contributi. E' quanto emerge da uno studio della Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro sui dati delle ispezioni concluse da Ministero del Lavoro, Inps e Inail nell'anno 2014 e nel primo semestre 2015.

I DATI
Nel corso del 2014 sono state ispezionate 221.476 aziende da Ministero del Lavoro, Inps e Inail. Da quest'attività di vigilanza sono stati scoperti 77.387 rapporti di lavoro non denunciati, quindi gestiti "in nero". Si tratta di una percentuale del 34,94%. Nel primo semestre 2015 è andata un po' meglio, ma su 106.849 imprese ispezionate da Ministero del Lavoro, Inps e Inail, sono stati individuati circa 31.394 lavoratori totalmente "in nero", ossia il 29,38%.

In media ogni tre aziende ispezionate si scopre un lavoratore totalmente non registrato. I dati 2014/2015 risultano in linea con quanto diffuso ufficialmente negli anni precedenti.

STIMA DEL LAVORO "NERO" IN ITALIA SU AZIENDE ATTIVE
In Italia sono presenti circa 6 milioni di imprese registrate alle Camere di commercio (fonte: Unioncamere - Movimprese II trimestre 2015), oltre a 1 milione di ulteriori aziende e/o organismi non iscritte.

Tenuto conto che dai sopracitati dati forniti da Ministero del Lavoro, Inps e Inail nel 30% di aziende ispezionate è presente il lavoro "nero", la stima nazionale è di oltre 2 milioni di soggetti (2.100.000) che ogni anno lavorano completamente in nero.

STIMA DI MANCATO GETTITO
In media un lavoratore ha 241 giornate l'anno di lavoro retribuite (fonte: Inps banche dati statistiche, www.inps.it) e la retribuzione media giornaliera è pari a 86,80 euro (fonte: ultimo dato Rapporto coesione sociale 2013 prodotto da Ministero del Lavoro, Inps e Istat). Se si considera la media delle giornate sottratte agli oneri sociali, il mancato gettito da lavoro sommerso produce circa 25 miliardi di euro cosi determinato:

Retribuzione media giornaliera: 86,80 euro

Giornate di lavoro annuo: 241

Retribuzione annua non assoggetta a oneri: 41,8 MLD di euro

Mancato gettito previdenziale: 14,6 MLD di euro (aliq. 35% calcolata in media tra le

classi di contribuzione)

Mancato gettito fiscale: 9,3 MLD euro (aliq. media 24,5% al netto di detrazioni fiscali)

Mancato gettito Inail: 1,2 MLD euro (aliq. media 27 x 1000)

TOTALE MANCATO GETTITO: 25 MILIARDI 100 MILIONI DI EURO PARI A 1,5% DI PIL
"Sono dati che devono fare riflettere sia dal punto di vista della sicurezza sociale che dal punto di vista economico-finanziario - commenta Rosario De Luca, Presidente Fondazione Studi Consulenti del Lavoro -. Avere rapporti di lavoro regolari crea certamente una limitazione ai casi di tragico sfruttamento, d'attualità purtroppo non solo in questi giorni. E metterebbe a disposizione della collettività cifre molto importanti, vicine a quelle di una Legge di Stabilità. Al decisore politico spetta creare le condizioni normative per incentivare le assunzioni, ad esempio con la riduzione strutturale del costo del lavoro; agli imprenditori di regolarizzare i propri dipendenti".

Fonte: elaborazione Fondazione Studi Consulenti del Lavoro su dati Ministero del Lavoro, Inps e Inail in monitoraggio trimestrale attività di vigilanza 2015 (www.lavoro.gov.it) e rapporto annuale della vigilanza del ministero del lavoro, INPS, INAIL del 2014.

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