Dati Istat: Poletti, il tasso di occupazione resta
sostanzialmente invariato; da gennaio ad aprile, 65 milioni di ore di CIG
utilizzate in meno valgono 111 mila lavoratori tornati al lavoro a tempo pieno
Il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Giuliano
Poletti, ha rilasciato il seguente commento sui dati Istat relativi ad occupati
e disoccupati di giugno 2015:
"Il dato sull'occupazione mensile di giugno (22.297
mila unità) segnala una diminuzione di 22 mila unità su base mensile e, al
contempo, fa registrare comunque un incremento del numero degli occupati
+33mila rispetto alla fine dello scorso trimestre (erano 22.261 mila gli
occupati a marzo 2015). Di conseguenza, il tasso di occupazione rimane
sostanzialmente invariato. Inoltre, il calo degli inattivi è un segno della
crescente fiducia dei cittadini sull'incremento delle opportunità nel mercato
del lavoro.
I numeri di giugno confermano, pertanto, che siamo di fronte
a dati soggetti a quella fluttuazione che caratterizza una fase in cui la
ripresa economica comincia a manifestarsi. Tuttavia rimane importante
sottolineare, che, pur a fronte di tale sostanziale stabilità registrata dal
dato ISTAT, è evidente un processo di cambiamento nella qualità e nella
composizione dell'occupazione. Il dato consolidato del primo semestre 2015 fa
infatti registrare un incremento di 250 mila attivazioni di contratti a tempo
indeterminato, passate dalle 696 mila del 2014 alle 947 mila del 2015 (+36 %),
a fronte di un limitato incremento delle cessazioni che passano da 633 a 664
mila (4,9 %). Rispetto all'anno trascorso, la quota dei contratti a tempo
indeterminato sul totale delle attivazioni cresce così dal 16,1 % al 21,9 %.
Infine, si registra un robusto incremento delle trasformazioni dei contratti a
termine in contratti a tempo indeterminato, che nel periodo gennaio-giugno
passano dalle 129 mila del 2014 alle 183 del 2015 (+41,8 %).
Altri significativi segnali di cambiamento del clima
economico stanno emergendo. Da inizio anno è aumentata di 2 punti percentuali
la produzione industriale e la fiducia delle imprese è tornata da maggio a
livelli pre-crisi. La stessa ripresa degli acquisti delle imprese del
"Made in Italy" che ristrutturano e investono in nuovi macchinari
(utensili e tessili) e l'aumento del 40% degli acquisti di macchinari nel
settore edile testimoniano la volontà di non arrendersi e di rinnovarsi delle
imprese italiane, cui presumibilmente seguirà una ripresa dell'occupazione.
Cala, al contempo, il ricorso alla cassa integrazione
guadagni, che passa da 475 milioni di autorizzate nel primo semestre del 2014 a
365 milioni di ore autorizzate nello stesso periodo del 2015, con una riduzione
del 30,3% su base annua. Le ore effettivamente utilizzate di CIG (tiraggio) nel
primo quadrimestre 2015 sono pari a 93milioni (40% del totale delle
autorizzate) corrispondenti a 159mila unità di lavoro standard. Nello stesso
periodo dello scorso anno le ore utilizzate ammontavano a più di 158milioni
corrispondenti a 270mila unità di lavoro standard. Sostanzialmente, si può dire
che 111.000 lavoratori, tecnicamente occupati ma impiegati a zero ore, oggi
sono tornati a lavorare a tempo pieno.
Maggiori investimenti in macchine e attrezzature ed il
riassorbimento dei lavoratori in cassa integrazione, sono le premesse per un
aumento stabile dell'occupazione, che rimane l'obiettivo primario del
governo".
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