La contrattazione volano di sviluppo economico e sociale
capace di rilanciare la competitività delle imprese attraverso la valorizzazione
del lavoro: questo il messaggio centrale della proposta della CISL per un nuovo
modello contrattuale.
Questi i filoni su cui attuare questo progetto:
1.Un contratto nazionale più votato alle tutele generali
normative e salariali e alla governance del sistema di relazioni e meno alle
normative di dettaglio. In questo quadro il contratto nazionale fissa i minimi
salariali in alternativa al salario minimo di legge e promuove la previdenza
complementare. L'obiettivo centrale è la tutela del potere di acquisto dei
salari anche alla luce delle attese inflazionistiche nell'Eurozona.
2.Un rafforzamento della contrattazione di secondo livello
aziendale e territoriale da attuarsi attraverso un trasferimento di competenze
dal contratto nazionale sulle materie che si gestiscono in azienda e sul
territorio.
3.La spinta alla pratica della contrattazione per innovare
l'organizzazione del lavoro orientata alla produttività ed alla qualità.
4.L'istituzione di un significativo salario di garanzia da
corrispondere ai lavoratori delle aziende in cui non si fa contrattazione di
secondo livello, come La diffusione del welfare contrattuale a livello di
azienda e di territorio come risposta ai bisogni sociali delle persone e come
fattore di fattibilità per gestire i tempi di lavoro in modo più flessibile
nella ricerca della conciliazione tra esigenze delle aziende e delle persone.
5.La partecipazione dei lavoratori, sia nella condivisione
delle scelta d'impresa attraverso strumenti efficaci di informazione e
consultazione, sia nella valorizzazione del loro "sapere
organizzativo" orientato all'innovazione dell'organizzazione del lavoro.
6.La promozione della professionalità responsabile che
valorizza il lavoratore promuovendone e riconoscendone il ruolo oltre la
rigidità delle mansioni in termini di polivalenza e polifunzionalità.
- Il rafforzamento della formazione continua attraverso il
miglioramento della normativa delle 150 ore ed il sostegno economico con la
decontribuzione delle ore impiegate. La valenza strategica della formazione
richiede la creazione della figura del delegato aziendale alla formazione.
- Un progetto di formazione congiunta, attraverso iniziative
che mettono insieme management e delegati sindacali, per promuovere
congiuntamente un nuovo corso di relazioni industriali basato sulle conoscenze
comuni e orientato alla trasparenza ed alla proposta.
7.La gestione contrattuale delle misure del Jobs Act
orientata al contrasto del falso lavoro autonomo, contro l'abuso delle partite
IVA e la gestione mirata delle deroghe previste anche recuperando le tutele
preesistenti per il lavoro a progetto.
- La promozione delle politiche attive del lavoro a partire
dall'integrazione tra sistema pubblico e privato dei servizi al lavoro,
promuovendo i percorsi di ricollocazione e di passaggio da lavoro a lavoro e
riducendo il ricorso agli ammortizzatori sociali.
Al Governo la CISL chiede di sostenere un progetto di
riforma della contrattazione orientato alla competitività attraverso la
valorizzazione del lavoro ripristinando gli incentivi finalizzati ad una
contrattazione di qualità attraverso le agevolazioni fiscali e contributive.
Dal sito web della
Cisl
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