Con una crescita di oltre l’80% in un anno dei clienti che
accedono alla banca in ‘mobilità’ tramite smartphone e tablet, il mobile
banking si afferma quale nuova frontiera dei servizi bancari. Nel 2014 le
banche italiane hanno compiuto un vero scatto nell’innovazione, riuscendo ad
integrare in modo ottimale il mobile in una strategia multicanale e nel
contempo a sfruttarne al massimo le caratteristiche uniche. Sono questi alcuni
dei principali dati contenuti nel rapporto annuale sul mobile banking messo a
punto da ABI Lab, il Consorzio per la Ricerca e l’Innovazione per la banca
promosso dall’ABI, in collaborazione con la School of Management del
Politecnico di Milano.
Il campione di banche, rappresentativo di circa il 50% del
mondo bancario, ha evidenziato una crescita annua dell’82% dei clienti attivi
sul canale. La spinta innovativa del mobile banking passa spesso dalle
applicazioni (App), sempre più apprezzate dal mercato. Nel 2014 quelle
scaricate sono state in media circa 8.800 al giorno, il 17% in più del 2013.
Tutte le banche del campione offrono i servizi base attraverso App per smartphone
e il 77% ha un’offerta specifica anche per tablet. Il 36% delle banche offre, accanto
all‘applicazione classica di mobile banking, un’App ad hoc per l’abilitazione
dei pagamenti presso i punti vendita; mentre il 27% ne ha una dedicata per il
borsellino elettronico, ossia per il cosiddetto wallet. Sono presenti anche App
per operare sui mercati (23% delle banche), per la comunicazione (18%), per i
servizi di assistenza ai clienti (14%) e per la gestione della finanza
personale (9%). Al di là della crescente diffusione di App dedicate, si
registra una continua introduzione di nuove funzionalità e un ampliamento dei
sistemi operativi supportati.
Relativamente alle funzionalità informative, quasi tutte le
banche prevedono di sviluppare entro i prossimi 3 anni servizi di assistenza
tramite chat o collegamento telefonico e servizi di gestione della finanza
personale. Nel campo dell’operatività sulle transazioni, le banche stanno
rivolgendo particolare attenzione ai servizi di pagamenti diretti tra persone
(p2p), ai prelievi dagli sportelli automatici senza carta (ATM cardless) e ai
servizi per sconti e coupon.
Rispetto all’offerta per fasce specifiche di clientela, nei
prossimi 12 mesi il 33% delle banche svilupperà un servizio mobile adatto per
il segmento delle micro imprese (il 27% lo fa già) e il 27% ne prevede uno
dedicato ai giovani (il 20% lo fa già).
Operazioni in mobilità: quando e dove si fanno L’utilizzo
del mobile banking si sta estendendo ed è quindi sempre più importante per le banche
studiare attentamente i comportamenti dei clienti che utilizzano questo canale per
poter calibrare l’offerta in linea con le aspettative sempre crescenti.
Per quanto riguarda le abitudini e la frequenza di utilizzo
del mobile banking, il momento della giornata “preferito” dagli italiani per
operare attraverso questo canale è la mattina (38% per gli smartphone; 32% per
i tablet), seguito dal pomeriggio (rispettivamente, 32% e 33%) e dalla prima
serata (23% e 31%). Quanto ai luoghi di utilizzo, la casa continua a mantenere
un ruolo di primo piano (68% smartphone e 84% tablet), ma si ricorre ai servizi
anche “in mobilità” (23% e 19%) e quando si è “in coda” ad esempio nel traffico
cittadino o mentre si aspetta in fila il proprio turno per fare un certificato
o ritirare un esame (22% e 13%).
Servizi più usati dai
clienti di mobile banking e multicanalità
Il 43% degli utenti di mobile banking da smartphone utilizza
anche un’App complementare a quella tradizionale per fare banca, la percentuale
scende di poco al 40% per il campione di utenti da tablet.
Le App “alternative” utilizzate sono quelle dedicate ai
pagamenti (nel 55% dei casi), alla gestione della finanza personale (50% dei
casi per gli smartphone e 52% per i tablet), all’assistenza clienti (32 e 38%)
e all’operatività sui mercati (entrambi al 24%).
Per quanto riguarda i servizi più usati all’interno dell’App
di mobile banking, il 65% consulta saldo e movimenti di conto corrente tramite
smartphone, mentre il 54% ricerca la filiale e lo sportello automatico della
propria banca più vicini. Relativamente ai servizi dispositivi si segnala, in
particolare, che il 37% effettua bonifici e giroconti da smartphone.
Interessante anche il trend sul canale preferito per questo tipo di operazione:
si passa dal 13% al 18% di utenti che hanno indicato lo smartphone come strumento
preferito rispetto a tablet, PC, o altro canale. Il tablet invece assume un ruolo
più importante su alcuni specifici ambiti come il pagamento di bollette, la
sottoscrizione di nuovi prodotti e soprattutto la compilazione dei modelli F24.
La multicanalità e la sempre maggiore integrazione dei canali restano comunque
alla base dell’esperienza d’uso dei clienti di mobile banking. Nell’ultimo anno
chi usa lo smartphone ha fatto ricorso anche all’internet banking (90%), è
andato in filiale (76%) e si è messo in relazione con il contact center (43%).
Questa forte interazione tra mobile e altri canali si riscontra anche in
relazione all’interesse sui nuovi servizi: il 42% è attratto dalla possibilità
di prenotare via mobile i contanti da ritirare allo sportello automatico senza carta;
il 43% ritiene molto utile attivare dal servizio di mobile banking una chat o
una video chat con un operatore.
App bancarie a 4
stelle
Anche quest’anno la ricerca di ABI Lab ha evidenziato che
l’apprezzamento del mobile banking da parte dei clienti da smartphone e da
tablet è molto alto: in particolare l’App ha registrato i punteggi massimi
(9-10, in una scala da 1 a 10) per il 30% degli utenti, percentuale maggiore
rispetto alla soddisfazione per App di altri ambiti diversi dal bancario presi
come termine di paragone: Facebook, e-commerce, sito preferito di news.
Da non sottovalutare il “rating” attribuito dagli
utilizzatori di App bancarie, le famose
“stelline”, su cui ormai la sensibilità delle banche è molto
alta. In media i giudizi sono molto positivi e praticamente identici per le
applicazioni sia per smartphone sia per tablet: 4,05 stelle su 5 nel primo
caso, 4,1 su 5 nel secondo. Tra coloro che hanno dato una votazione all’App,
circa il 60% ha rilasciato anche un commento in cui, oltre all’apprezzamento,
in alcuni casi è contenuto un suggerimento concreto di miglioramento. Queste
indicazioni rappresentano in molti casi preziose informazioni per le banche per
poter innovare ulteriormente il servizio offerto.
Nessun commento:
Posta un commento