L'introduzione della sanzione dal 10% al 50% delle somme
prelevate dai conti bancari intestati alle imprese qualora, in caso di
accertamenti da parte dell'Agenzia delle Entrate, le modalità di utilizzo di
tali prelievi non siano giustificate dalle imprese stesse, è una misura assurda
e addirittura peggiore della disciplina vigente. E' quanto si legge in una nota
di Rete Imprese Italia in occasione del seminario istituzionale tenutosi oggi
presso le Commissioni congiunte Finanze-Giustizia della Camera sui decreti
legislativi emanati dal Governo in attuazione della Legge Delega di Riforma
fiscale.
Questa disposizione – prosegue la nota - risulta essere una
vera e propria follia burocratica, oltre che l'ennesima introduzione di una
complicazione fiscale, soprattutto a carico delle imprese in contabilità
semplificata, che va assolutamente stralciata dallo schema di decreto sulla
revisione del sistema sanzionatorio.
Sconcertante - secondo Rete Imprese - è, inoltre, la
reintroduzione dell'anatocismo con la previsione che gli interessi di mora,
oltre ad essere dovuti sull'imposta non versata, siano dovuti anche sulle
sanzioni e sugli interessi. La reintroduzione di questo meccanismo fa venir
meno un fondamentale principio di correttezza giuridica e si chiede, pertanto,
al Governo ed al Parlamento di eliminarlo dallo schema di decreto sulla
riscossione.
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