Oggi l'Osservatorio sulle Politiche per l'Infanzia e
l'Adolescenza, presieduto dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali,
Giuliano Poletti, ha approvato il IV Piano d'azione, che coprirà il periodo
2015-17. L'Osservatorio si compone delle rappresentanze dei diversi ministeri
che si occupano di bambini e ragazzi (Lavoro e politiche sociali, Istruzione,
Salute, Giustizia, ecc.), dei diversi livelli di governo territoriale (Regioni,
UPI e ANCI), delle professioni (assistenti sociali, pedagogisti, ecc.), delle
associazioni e del privato sociale, delle parti sociali, di esperti. È un luogo
di decisione partecipata e la proposta del Piano al Governo è uno dei suoi
compiti principali.
"Possiamo dire di aver mantenuto -ha sottolineato il
Ministro Poletti - un impegno che avevo assunto poco più di un anno fa, subito
dopo il mio insediamento, alla Conferenza nazionale sull'infanzia di Bari:
ricostituire l'Osservatorio, che aveva cessato le sue funzioni quasi due anni
prima, per la riproposizione al Governo di un Piano sull'infanzia, l'ultimo dei
quali era stato approvato nel 2010".
Il Piano si articola in quattro aree tematiche: lotta alla
povertà; servizi socio-educativi per la prima infanzia e qualità della scuola;
integrazione scolastica e sociale; sostegno alla genitorialità, sistema
integrato dei servizi e accoglienza. Ciascuna area prevede azioni specifiche da
realizzare nei prossimi anni. Unanime è stato l'apprezzamento per il metodo di
lavoro proposto e per il contenuto del piano approvato.
"E' un piano molto ambizioso, ma coerente con azioni
che abbiamo già cominciato a mettere in campo -ha aggiunto Poletti- ad esempio,
il Piano nazionale per la lotta alla povertà, su cui in questi giorni abbiamo
avviato la discussione con le parti sociali, le associazioni, le Regioni e
l'ANCI, già tiene conto dei lavori che intanto sul tema aveva prodotto
l'Osservatorio ed è quindi coerente col Piano Infanzia oggi approvato".
"Un grande lavoro è stato fatto- ha concluso il
Ministro- ma il lavoro più duro è quello che abbiamo davanti, per la
realizzazione delle azioni che oggi l'Osservatorio ci ha proposto.
L'Osservatorio stesso ci sarà di stimolo per il prosieguo del suo mandato con
un monitoraggio attento dell'azione di governo". Il Piano d'azione, prima
di essere adottato con decreto del Presidente della Repubblica, necessita ora
dei pareri del Garante per l'infanzia, della Conferenza Unificata, della
Commissione bicamerale sull'infanzia, dopo i quali verrà definitivamente
approvato in Consiglio dei Ministri.
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