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giovedì 26 marzo 2015

Il contratto di ricollocazione

Lo scorso 7 marzo è entrato in vigore il  D.Lgs. n.22/2015, recante, nell’ambito dell’attuazione del Jobs Act,  Disposizioni per il riordino della normativa in materia di ammortizzatori sociali in caso di disoccupazione involontaria e di ricollocazione dei lavoratori disoccupati”.
Il Decreto, tra l’altro, ha istituito un Fondo per le politiche attive del lavoro, la cui finalità è quella di agevolare il reimpiego dei fruitori dei vari ammortizzatori sociali, anche in regime di deroga, e dei dipendenti in stato di disoccupazione.
Per l’anno in corso, le risorse finanziarie del Fondo  ammontano complessivamente a 52 milioni di euro. Queste risorse hanno consentito l’introduzione del “contratto di ricollocazione”, grazie al quale tutti i soggetti in stato di disoccupazione potranno ricevere dai servizi per il lavoro pubblici o dai soggetti privati accreditati un servizio di assistenza intensiva nella ricerca del lavoro.
Si tratta di un servizio rivolto, nello specifico, ai c.d. “disoccupati di lunga durata”, vale a dire,  coloro che, dopo aver perso un impiego o cessato un'attività di lavoro autonomo, siano alla ricerca di nuova occupazione da più di dodici mesi.
Giova precisare che, nel corso del Videoforum Lavoro del 13 marzo 2015, i tecnici del Ministero del Lavoro hanno  incluso, nelle more delle attività del contratto di ricollocazione, il lavoro accessorio tramite voucher.

La disciplina - Ai lavoratori che abbiano perso l’impiego verrà garantito un voucher di ricollocamento, definito “dote individuale di ricollocamento”, il cui importo sarà commisurato in base ai diversi profili professionali ed alla relativa difficoltà di ricollocazione.
Il richiedente avrà quindi la possibilità di spendere la predetta dote rivolgendosi ad una struttura pubblica o privata preposta alla ricerca di lavoro.
Nel dettaglio, il contratto di ricollocazione prevede:
-         l’assistenza del soggetto accreditato nella ricerca della nuova occupazione;
-         la disponibilità del richiedente  alle iniziative proposte dal soggetto accreditato;
-         il diritto-dovere di  partecipazione alle iniziative di ricerca, addestramento e riqualificazione professionale mirate agli sbocchi occupazionali coerenti con il fabbisogno espresso dal mercato del lavoro, organizzate e predisposte dal soggetto accreditato.

La procedura - Per prima cosa, il disoccupato dovrà scegliere la struttura privata accreditata o pubblica  per la definizione del suo livello di occupabilità. A questo proposito, minori sono le possibilità di impiego, più elevato sarà l’importo del voucher a disposizione del lavoratore.
Successivamente, al disoccupato verrà assegnato un tutor o job advisor che avrà il compito di guidarlo verso la nuova occupazione.
Il lavoratore potrà incassare l’importo del voucher assegnato solo in caso di conclusione positiva del processo di ricollocazione.

Cause di decadenza – Per espressa previsione della norma, il diritto alla prestazione decade:
-         se il soggetto beneficiario non aderisce alle iniziative proposte dal soggetto accreditato;
-         se il soggetto beneficiario non partecipa alle iniziative di ricerca, addestramento e riqualificazione professionale preposto, rispettivamente, alla ricerca, addestramento e riqualificazione professionale, mirate a sbocchi occupazionale coerenti con il fabbisogno espresso dal mercato del lavoro, organizzate e predisposte dal soggetto accreditato;
-         in caso di rifiuto ingiustificato di una congrua offerta di lavoro;
-          in caso di perdita dello stato di disoccupazione.

Valerio Pollastrini

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