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lunedì 1 dicembre 2014

Approvata alla Camera la Legge di Stabilità 2015: le novità sul lavoro


Con 324 voti favorevoli e 108 contrari la Camera ha approvato il Disegno di Legge di Stabilità 2015. Il provvedimento passerà ora all’esame del Senato.

 

Oltre all’accoglimento di numerosi emendamenti, durante questo passaggio sono state apportate alcune modifiche al testo approvato lo scorso 16 ottobre dal Consiglio dei Ministri, con le quali sono state recepite  le osservazioni formulate  dalla Commissione Europea.

 

Per quanto riguarda la materia lavoro, all’interno del testo approvato dalla Camera si segnalano le numerose misure contenute  relative alle politiche sociali, alla previdenza, al pubblico impiego e alla rimodulazione del prelievo fiscale.

 

Queste, in sostanza,  le novità sul fronte lavoro:

-         Buoni pasto - A decorrere dal 1° luglio 2015, la quota non sottoposta a tassazione è elevata da 5,29 € a 7,00 €, nel solo caso in cui i buoni pasto siano in formato elettronico;

-         Crediti certificati nei confronti della PA - Estesa al 2015 la possibilità di compensazione con le cartelle esattoriali;

-         Bonus di 80 euro – Sarà reso strutturale,  ma sotto forma di detrazione, il credito Irpef in favore dei lavoratori dipendenti e dei percettori di taluni redditi assimilati;

-         Tfr in busta – Introdotta, in via temporanea, la possibilità per i lavoratori dipendenti del settore privato di percepire in busta paga la quota mensile del Tfr, sottoposta a tassazione ordinaria;

-         Irap - Integralmente deducibile dall’IRAP il costo sostenuto per lavoro subordinato a tempo indeterminato che eccede le vigenti deduzioni;

-         Sgravio contributivo per le nuove assunzioni - Per le assunzioni con contratto a tempo indeterminato, decorrenti dal 1° gennaio 2015 e stipulati entro il 31 dicembre 2015, i datori di lavoro potranno beneficiare  dell’esonero dei contributi previdenziali a carico dell’azienda con esclusione dei premi Inail, nel limite massimo di  8.060,00 € su base annua, per un periodo massimo di trentasei mesi;

-         Pubblico impiego - Prorogato fino al 31 dicembre 2015 il blocco economico della contrattazione nel pubblico impiego.

 

Valerio Pollastrini

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