Chi siamo


MEDIA-LABOR Srl - News dal mondo del lavoro e dell'economia


giovedì 11 settembre 2014

Limite dei contratti a termine per le nuove attività


Nella Circolare del 1° settembre 2014, il Ministero del Lavoro, rispondendo ad un quesito sollevato dall’ANCE (1), ha fornito alcuni chiarimenti in merito al limite numerico dei contratti a termine rispetto a quelli a tempo indeterminato (2).

 

In particolare, l’istante aveva chiesto lumi in relazione alle modalità di computo nel caso in cui il datore di lavoro abbia iniziato la propria attività durante l’anno.

 

Il Ministero del Lavoro ha ricordato innanzitutto come, in una precedente circolare (3), avesse già chiarito ampiamente la questione del limite numerico dei contratti a termine e nella quale aveva precisato che, in assenza di una diversa disciplina contrattuale applicata, il datore di lavoro è  tenuto a verificare quanti rapporti di lavoro subordinato a tempo indeterminato siano vigenti alla data del 1° gennaio dell’anno di stipula del contratto o, per le attività iniziate durante l’anno, alla data di assunzione del primo lavoratore a termine.

 

Nella nota in commento, pertanto, il Ministero ha ribadito che, in assenza di una disciplina contrattuale che regolamenti il caso specifico delle attività che iniziano durante l’anno e salvo successivi interventi delle parti sociali, le imprese in questione potranno applicare il criterio sopra citato, pur in osservanza dei diversi limiti numerici individuati dal Contratto Collettivo Nazionale di riferimento.

 

Conseguentemente, anche nel settore edile, il cui C.C.N.L. consente un percentuale numerica dei lavoratori a termine pari al 25% di quelli stabili, per individuare il numero dei contratti a tempo determinato stipulabili, andranno considerati i lavoratori a tempo indeterminato in forza al momento dell’assunzione del primo lavoratore a termine.

 

In conclusione, la Circolare in commento ha ricordato come, già a partire dall’anno successivo a quello di avvio della nuova realtà imprenditoriale, resta ferma l’integrale applicazione della disciplina contrattuale.

 

Valerio Pollastrini

 

  1. - Associazione Nazionale Costruttori Edili;
  2. - Introdotto dalla Legge n.78/2014, che ha convertito, con modifiche, il D.L. n.34/2014;
  3. – Ministero del Lavoro, Circolare n.18/2014;

Nessun commento:

Posta un commento